rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Monte Mario Primavalle / Via di Selva Candida

Selva Candida: "niente centro commerciale senza i servizi essenziali"

I residenti chiedono prima i marciapiedi, l'illuminazione, un trasporto pubblico ragionevole e una viabilità migliore. "Non si può avere una Ferrari con le ruote di plastica". Ieri l'assemblea pubblica con istituzioni e cittadini

Il progetto c'è ed è già in fase di studio e pianificazione. Un centro commerciale su via di Selva Candida, circa all'altezza del civico 500, lì dove sorgeva l'ecomostro di cemento dell'ex complesso Alitalia abbattuto quattro anni fa. Una grande opportunità commerciale, un'interessante comodità per tutti i residenti di zona e un'attrattiva per chi si muove dagli altri quadranti. Ma in un quartiere in cui mancano ancora i servizi essenziali come i marciapiedi o l'illuminazione pubblica (come il caso di via Nosate fino a poco tempo fa), risulta un pò difficile immaginare la realizzazione di un'opera di questa portata senza ulteriori difficoltà. Lo sa bene il sempre attivo comitato di quartiere che proprio per discutere su questo argomento ha organizzato un incontro partecipato riuscendo a far sedere attorno allo stesso tavolo portavoce e rappresentanti di tutte le diverse realtà coinvolte nel progetto, dalle istituzioni locali all'azienda di costruzione responsabile fino agli stessi cittadini.

ASSEMBLEA PUBBLICA - Si è svolta così ieri pomeriggio l'assemblea pubblica nella quale sono intervenuti l'Assessore ai Lavori Pubblici e alle Periferie di Roma Capitale Paolo Masini, il Presidente del Municipio XIV Valerio Barletta nonchè del Municipio XIII Valentino Mancinelli sul tema specifico del raddoppio della via Boccea (a questo strettamente collegato), l'Assessore ai Lavori Pubblici locale Alessio Cecera e Daniele Monteneri della società CMB; il tutto introdotto e coordinato dal Presidente del Comitato Selva Candida Ludovico Baccelloni.

PRIMA I SERVIZI - In ballo c'è la trasformazione di un intero quartiere, così come un inevitabile coinvolgimento anche per le vicine zone della città. "Si tratta indubbiamente di una grande opportunità ma vogliamo prima di tutto capire in che modo e in quali tempi tutto questo accadrà e se tutte le infrastrutture necessarie verranno prontamente realizzate. Verranno ampliate le strade? Sarà rafforzata la viabilità? O ci troveremo soffocati da una struttura che creando commercio attirerà grandi flussi di persone senza essere in grado di gestirli correttamente? - spiegava recentemente proprio Baccelloni ai microfoni di Radio Manà Manà - Noi come comitato continueremo ad essere vigili, dialogando e confrontandoci democraticamente ma senza abbassare la guardia".

"UNA FERRARI CON LE RUOTE DI PLASTICA" - Il timore è che questa grande opera sorga in un contesto fatto di strade non ancora all'altezza, una viabilità inopportuna, un trasporto pubblico dai tempi e dai servizi ancora irragionevoli. D'altronde, stiamo parlando di un quartiere in cui mancano ancora molti marciapiedi e perfino le sedute alla fermata dell'autobus. I fondi per far ripartire il cantiere (fermo da anni) dell'unica scuola elementare sono stati sbloccati solo pochi giorni fa. Non è quindi un caso che i residenti vogliano essere rassicurati con risposte e interventi concreti. "Non si può avere una Ferrari con le ruote di plastica - ancora Baccelloni con una efficace metafora - L'importante è che si comincia a fare qualche cosa. Il centro commerciale è un'opera che dovrà essere supportata prima e necessariamente dai servizi. Ci sono cose che ci preoccupano ma siamo ottimisti, così come siamo grati a tutti gli attori coinvolti di essere stati così disponibili a partecipare, illustrarci il progetto e rispondere alle questioni sollevate dai cittadini".

OPERE CONNESSE - I lavori non partiranno prima di un anno e in ogni caso non prima della realizzazione delle opere infrastrutturali viarie e di servizio collegate, così come documentato nel report pubblicato dall'Associazione Lucchina e Ottavia, anch'essa presente tramite alcuni rappresentanti all'assemblea. Si provvederà poi, così come esposto dall'Assessore Cecera, all'ampliamento del depuratore di Palmarola e di concerto con il Consorzio Bonifica Tevere e Agro Romano, nonchè l'allargamento del letto del Fosso del Bamboccio per le acque bianche. A settembre partirà invece la gara per la bretella di collegamento tra via Cremolino e via Casal del Marmo, dopo si passerà al rifacimento e allargamento di via Selva Candida con 8 metri di larghezza e un piccolo marciapiedi salvapedoni. Prevista quasi in contemporanea, anche la realizzazione della Casorezzo-Sperani, la strada di collegamento tra il quartiere di Selva Candida e quello di Ottavia di cui si parla e 
discute da molto tempo. Tra i progetti della giunta Barletta ci sarebbe anche una pista ciclabile collegata proprio alla Casorezzo-Sperani alla quale un giorno potrebbe seguire un'altra arteria tale da arrivare fino al Parco Lineare di Monte Mario, il nuovissimo tracciato ciclo-pedonale inaugurato poco più di un mese fa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Selva Candida: "niente centro commerciale senza i servizi essenziali"

RomaToday è in caricamento