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Monte Mario Torrevecchia / Via Ruggero Orlando

Torresina in lutto per la morte di Giovanni Montefusco

Primo presidente del comitato di quartiere Torresina, Montefusco aveva 54 anni. Molto attivo nell'associazionismo, riuscì a non far installare un ripetitore vicino ad un asilo

Il quartiere Torresina ha perso un pilastro della sua comunità. Giovanni Montefusco, 54 anni, è stato trovato senza vita ieri mattina nella sua abitazione in via Ruggero Orlando. L’uomo, che non rispondeva più al telefono dalla serata di martedì, è stato ritrovato privo di vita dai vigili del Fuoco, allertati da un amico che, contattato dalla madre di Montefusco, era andato a sincerarsi delle condizioni dell’uomo.

Montefusco, una vita dedicata agli altri

Giovanni Montefusco aveva 54 anni ed è stato il primo presidente del comitato di quartiere Torresina, dal 2006 al 2008. Nel 2015 fu tra i promotori del comitato elettrosmog Torresina contro l'installazione di un ripetitore radiomobile nel quartiere ed è stato fondatore e presidente del Comitato Abitanti Municipio 14. 

“Era sempre disponibile e diplomatico”

“Lui è sempre stato un uomo che si dava da fare, per il quartiere e per il condominio”. Lo ricorda così Maurizio Giordani, suo vicino di casa ed amico stretto da quasi 20 anni. “L’avevo visto l’ultima volta l’altro ieri, ancora non ci credo. Sono venuto ad abitare qui 19 anni fa, a Torresina. Nel 2004, quando ci siamo trasferiti, eravamo tutti nuovi. Giovanni è sempre stato un tipo che si dava da fare, non solo nel quartiere ma anche nel condominio. Era il nostro pilastro, qualsiasi problema lo risolveva. Conosceva tantissima gente, nel quartiere conosceva tutti e siamo rimasti tutti sconvolti per quanto accaduto”.

“Prendeva carta e penna e scriveva a chiunque”

“Tante cose che faceva neanche le raccontava – continua Maurizio - non pubblicizzava molto quello che faceva, glielo dovevi chiedere. Magari aveva parlato col sindaco e non te lo diceva. Se c’era un problema lui prendeva carta e penna e scriveva a chi di dovere”.

La battaglia contro il ripetitore

“Nel 2015 aveva cominciato a circolare la voce secondo la quale si sarebbe installato un ripetitore per i cellulari, di fronte al centro commerciale del quartiere. Siccome c’è un asilo lì vicino molti abitanti si sono lamentati. Lui, appassionato del mondo della radio e delle frequenze dato che era un genio dell’elettronica, si è subito attivato per scongiurare questa ipotesi. È stato tra i promotori del Comitato Elettrosmog Torresina  e alla fine quel ripetitore non è mai stato installato”. 

“Metteva tutti d’accordo”

“Era un tipo diplomatico, riusciva a far fare la pace a tutti. Se c’era un diverbio tra condomini era sempre pacato e misurato, metteva tutti d’accordo. Organizzava delle pre riunioni di condominio per accordarsi su quello che si doveva fare in assemblea per non litigare. Gli piaceva fare le cose per gli altri”.
 

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