Monte Ciocci, niente acqua per il parco. "Solito ping pong burocratico"
"L'Acea ancora non da l'utenza": la denuncia del Comitato Monte Ciocci. Due fontanelle entrambe funzionanti, ma ancora non attive. "L'acqua? Bene primario importantissimo soprattutto in una riserva naturale"
"Come al solito, in questo paese, è il filo logico che sfugge e fa inciampare noi cittadini in un mare di incomprensioni". Il Comitato Monte Ciocci dedica a una breve nota in rete l'amarezza per il complesso iter burocratico a cui sta cercando di stare dietro per una nuova battaglia a tutela del parco. Dopo la definitiva bocciatura del progetto per la costruzione di un centro sportivo sull'area, adesso i cittadini si stanno impegnando per rendere sempre più gradevole e funzionale il parco, a cominciare dalle primarie componenti di luce e acqua. L'illuminazione c'è, per quanto non manchino le critiche sull'utilità della sua fruizione: "i lampioni si accendono un'ora prima della chiusura del parco e rimangono accesi fino alle prime luci dell'alba", commentano i rappresentanti del Comitato.
Per l'acqua, invece, il percorso sembra essere meno facile. Su tutto il parco si trovano due uniche fontanelle entrambe perfettamente funzionanti, così come è stato debitamente verificato con un collaudo lo scorso lunedì. Ciò nonostante, però, i "nasoni" continuano a rimanere chiusi, così come inattivo è anche il sistema per l'irrigazione del verde circostante. Non è chiaro quindi come mai ancora non ci sia l'acqua nel parco e a detta del Comitato pare essere proprio l'Acea a non aver ancora dato l'utenza. "Abbiamo avuto la speranza di veder sgorgare l'acqua sul monte ma a tutt'oggi ci chiediamo come mai siamo costretti ad attendere questi ping pong burocratici per avere a disposizione un bene primario importantissimo come l'acqua corrente in una riserva naturale", conclude la nota.