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Martedì, 16 Aprile 2024
Monte Mario

Santa Maria della Pietà: l'ex Lavanderia risponde al direttore della Asl

"L'Associazione Ex Lavaderia chiede da sempre un confronto politico limpido con le istitizioni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

La scorsa settimana il Direttore Generale della ASL RmE Angelo Tanese ha affermato (ndr sul giornale on line RomaToday) di essere stato sempre pronto a dialogare con l'Associazione Ex Lavanderia sull'uso culturale del Pad. 31 dell'ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà.

L'Associazione di cittadini volontari che da 12 anni ne tutela l'uso pubblico e culturale da una ridestinazione sanitaria prevista nel 2004, nega che questo sia mai accaduto.

Ogni volta che si è insediato un nuovo Direttore della ASL l'Associazione Ex Lavanderia ha immediatamente chiesto un incontro per parlare del destino, non solo del Padiglione 31, ma dell'intero Comprensorio e Parco Santa Maria della Pietà.

"Non abbiamo mai ricevuto risposte o incontrato alcun direttore ASL" - ha affermato Fabio Taloni presidente della Ex Lavanderia -. "Se il Direttore Tanese fosse stato disponibile a un incontro, come mai per la terza volta ha citato in giudizio la Ex Lavanderia? E ha aggiunto "Quindi come è possibile che abbiamo ricevuto una proposta di bando da parte del Dott. Tanese?".

L'esito dei due processi penali per occupazione, sostenuti in precedenza dall'Associazione, è stata la completa assoluzione.

E ha concluso Taloni "L'Associazione Ex Lavanderia rivendica la legittimità del suo operato grazie a una gestione senza scopo di lucro, volontaria e partecipata dai cittadini del Municipio XIV, che ha permesso di realizzare quella "centralità urbana" prevista dal Piano Regolatore del Comune di Roma per il S. Maria della Pietà.

L'Associazione Ex Lavaderia chiede da sempre un confronto politico limpido con le istitizioni su quale sarà il futuro di quello che è stato il più grande manicomio d'Europa e che dovrebbe essere un esempio di come l'Italia è riuscita a superare l'istituzione manicomiale, nel pieno rispetto della Legge Basaglia.

"Alla Regione Lazio che sarebbe d'accordo con la ASL, secondo Tanese, nell'assegnare il Padiglione 31 tramite bando pubblico - ha affermato Chiara Cavallaro della Ex Lavanderia - ricordiamo che dodicimila cittadini hanno firmato la legge di iniziativa popolare n. 304 che chiede alla Regione di approvare al più presto la legge per l'uso pubblico culturale e sociale del S. Maria". E conclude "E' una legge che rifiuta di fare del S. Maria della Pietà una nuova cittadella sanitaria, a maggior ragione all'interno di un processo di privatizzazione delle strutture così come Regione e ASL stanno facendo".

"Il Direttore Tanese rivendica le numerose iniziative culturali da lui promosse all'interno del S. Maria della Pietà: murales, spettacoli teatrali, maratone, concerti - commenta Emiliano Todero della Ex Lavanderia - "non sappiamo a quanto ammonta il costo di queste iniziative, ma ci chiediamo se questo sia il compito di una ASL, date le condizioni della sanità del Lazio, e visto che continuano a chiudere interi reparti del S. Filippo Neri di competenza della Asl".

Conclude Todero "Ci chiediamo anche perchè il Municipio XIV che è la casa dei cittadini del territorio, debba pagare un affitto di mercato di circa 600mila euro all'anno per i padiglioni in cui è legittimamente collocato".

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