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MonteMario Giustiniana / Via Angelo Fava, 41

Monte Mario, sfrattata famiglia con tre figli a carico

La denuncia dell'Unione Inquilini: "Il capo famiglia è il il portavoce storico della comunità srilankese"

Tre figli, tutti minorenni e una moglie. Stamani in via Angelo Fava a Monte Mario, Municipio XIV, “il portavoce storico” di una importante fetta della comunità srilankese in Italia e la sua famiglia sono stati sgomberati con la forza pubblica. La denuncia è arrivata dall’Unione Inquilini Roma: “È uno sfratto per morosità incolpevole, che non è stato rinviato nonostante il freddo e che ha toccato un cittadino regolarmente residente nella Capitale da vent'anni. Il sindacato capitolino, in più, ha segnalato che si trattava del secondo accesso da parte dell’ufficiale giudiziario e che il nucleo familiare aveva già trovato un altro appartamento, sempre in zona. A tal proposito, ha assicurato Unione Inquilini, le chiavi sarebbero state consegnate al padrone di casa entro il 1 gennaio 2018.

L'intervento in via Angelo Fava

È stata una mattinata frenetica, con l’intervento delle forze dell’ordine da una parte e dall’altra la politica disposta a trovare una quadra. Proprio Unione Inquilini ha rivelato che il Municipio si è mosso per individuare una soluzione ma il provvedimento è andato avanti. La famiglia sfrattata, hanno detto dal sindacato romano, è stata ospitata da alcuni amici.

"Un caso di morosità incolpevole"

Sul caso specifico, Fabrizio Ragucci di Unione Inquilini ha riferito a RomaToday: “Il capofamiglia non aveva più un lavoro, perciò si erano creati i presupposti per un classico caso di morosità incolpevole, ovvero quando sopraggiunge l’impossibilità al pagamento dell’affitto per la perdita o riduzione del reddito familiare. Nei giorni scorsi, tra l’altro, un passo in avanti c’era stato, poiché aveva trovato una nuovo impiego e nel contempo anche un’altra casa dove andare a vivere con i suoi cari. Non solo: entro il 1 gennaio avrebbe consegnato le chiavi al padrone dell’appartamento di via Angelo Fava. Tutto ciò non è bastato per rinviare lo sfratto”. 

Lo sfogo dell'Unione Inquilini

Chiusa la parentesi, Ragucci si è poi sfogato: “Quanto avvenuto è la conferma del clima creato dall’inerzia dello Stato in materia di politiche abitative. In Italia dobbiamo garantire a ogni persona e soprattutto a ogni bambino il cosiddetto 'passaggio da casa a casa'. Questi episodi sono inaccettabili". L'Unione Inquilini, infine, si augura che "queste situazioni non si verifichino ancora e il pensiero va alle 15 famiglie che in città, ogni giorno, vengono sgomberate dalle forze pubbliche e gettate in strada".

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