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MonteMario Ottavia / Viale Indro Montanelli, 5

“Una vale una”: a Torresina spopola il baratto delle figurine

Al via la sesta edizione

Otto tavoli, quaranta ragazzini accompagnati dai rispettivi genitori. Poi la figurina, protagonista in assoluto, perché “una vale una, sia essa doppione o mancante”. Il weekend appena trascorso ha segnato sul calendario l’avvio della sesta edizione del baratto delle figurine che si è tenuto a Torresina, Municipio XIV, nel gazebo allestito all’interno del parco giochi Zietta Liù, su viale Indro Montanelli. Il prossimo appuntamento è in programma il domenica 22 aprile, gli altri verranno spalmati fino a maggio, periodo in cui gli album saranno presumibilmente completati.

Il baratto delle figurine a Torresina

Il baratto delle figurine da queste parti ha preso piede nel 2012, prendendo spunto dall'idea già presente a Selva Candida. Grazie al comitato di Torresina, l’evento ha avuto il merito di camminare con le proprie gambe, ripetendosi anno dopo anno e allargando la rete di interesse. Infatti, gli appassionati si proiettano in questo lato del Quattordicesimo proveniendo da altre zone della città (per esempio, dal Portuense e dal Nomentano).

L'album dei calciatori

Sul podio più alto gli album dei calciatori: sette le postazioni dove è partita la compravendita (senza soldi, ovviamente). Visto che siamo solo all'inizio, ancora non sono emersi gli immancabili nomi mancanti. Una volta Pier Luigi Pizzaballa era il ‘ricercato’ numero. Nel 2017, secondo quanto riferito, a far penare i collezionisti sono stati i giocatori della Roma “ma non diciamo chi”. Questioni di scaramanzia, così pare. L’ottavo tavolo, invece, era a disposizione dei Cucciolotti e dei propri seguaci.

Divertimento che non ha età

“Siamo soddisfatti per il numero di adesioni che abbiamo registrato – hanno commentato dal Comitato di Torresina – ogni anno le presenze aumentano, segno che il passaparola funziona. Quest’anno il rammarico è stato quello di aver cominciato con un po’ di ritardo, per colpa del maltempo, ma ci rifaremo. Qui arrivano gli appassionati a trecentosessantagradi e le curiosità non mancano: una ragazzina, per dire, voleva scambiare le proprie figurine dei Pokemon. Ognuno tiene molto ai propri raccoglitori – hanno terminato –  un 40enne, al momento della chiusura dei tavoli, aveva dimenticato l’album. È tornato indietro e, pur avendo il fiatone, ci ha ringraziato. Talvolta, restare giovani aiuta. Soprattutto quando il divertimento non ha età”.

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