Cestini pieni di rifiuti e secchioni 'incappucciati' con il sacco dell’immondizia. L’immagine è stata pubblicata ieri 26 luglio dall’Ansa, per segnalare una protesta andata in scena a Balduina. Secondo quanto riportato, i contenitori non verrebbero svuotati da settimane: il caldo e l’odore nauseante hanno fatto il resto, costringendo alcuni commercianti all’azione eclatante. Sulla vicenda è intervenuto Carlo Maria Breschi, presidente dell’associazione di promozione sociale Balduina’S, che ha affermato:  “È un segnale di disagio ma non è la soluzione”.

Creare un'azione complementare

Breschi, a RomaToday, ha spiegato: “A Balduina ci sono i problemi che troviamo pure in altri quartieri della città. Oggi sono rifiuti, domani le buche in strada, dopodomani i trasporti. Va bene richiamare l’attenzione delle istituzioni ma una protesta come quella di ieri lascia il tempo che trova. Il passo vero, sostanziale, è che dobbiamo creare una azione complementare, che non vuole e non può sostituirsi al servizio pubblico per il quale già si paga fin troppo. Per esempio – ha continuato – l’idea può essere una sorta di crowdfunding, una raccolta di fondi attraverso la rete che abbiamo creato, detraibile dalle tasse, con cui far intervenire cooperative sociali adeguatamente attrezzate per i lavori del caso”.

La pulizia fai da te

Nel frattempo, Breschi ha rivelato: “Ho ricevuto decine di segnalazioni sul problema rifiuti. Molti commercianti puliscono lo spazio intorno al proprio negozio. Al momento è l’atteggiamento migliore. Intanto, abbiamo in cantiere un progetto di monitoraggio e prevenzione, per sopperire alla problematica. L’obiettivo è far tornare Balduina un quartiere competitivo e appetibile”.