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Assistenza disabili scuola, una mamma: "Ore tagliate senza alcun avviso. Sono delusa"

Laura Fois a Roma Today: "C'è stata assenza di trasparenza. Quando guardo mio figlio sono felice, perché Pietro mi ha permesso di conoscere il mondo dei fragili". Domani la discussione in commissione Trasparenza

Abbiamo cercato di fornire indicazioni e soluzioni all’Amministrazione locale. Ma non ci hanno ascoltato. Oggi ci troviamo con il servizio Aec (Assistenza educativa culturale) che ha subito dei tagli, peraltro senza aver ricevuto una comunicazione ufficiale. Sono delusa”. Laura Fois è mamma di Pietro - ragazzo di 16 anni, affetto da una rara malattia - e membro del Comitato genitori in lotta che ha diffidato sia il Comune, sia il Municipio XIV.

Domani, 12 gennaio, la questione approderà sul tavolo della commissione Trasparenza, presieduta dal consigliere Pd, Julian Colabello. Intanto Laura Fois, a Roma Today, ha raccontato: “L’assessore alle Politiche sociali, Andrea Maggi, è sempre stato presente ai nostri incontri. Spero che ci sarà in Commissione e che dia delle risposte. Noi genitori, in questo inizio 2017, abbiamo registrato solo i tagli al servizio Aec senza avere una comunicazione preventiva e, va ricordato, senza una giustificazione. Tutto è avvenuto alla chetichella”. 

Questi signori del Municipio – ha continuato – forse non si rendono conto dello tsunami che subiscono i nostri ragazzi. Mio figlio ha una patologia che provoca gravi danni a livello cerebrale, con conseguenze motorie e cognitive. Eppure grazie a Luca, l’operatore che da tre anni lo segue, ha raggiunto risultati straordinari: pur stando in carrozzina, adesso Pietro riesce ad appoggiarsi sulle sue gambe. Inoltre è più attivo, anche da un punto di vista emotivo. Se togliamo questa continuità, che è alla base del servizio assistenziale, è finita. E si rischia di creare uno shock”.

Laura Fois è un fiume in piena: “Non è possibile interrompere un rapporto di fiducia. La nostra vita è fondata su questo, sui rapporti interpersonali che offrono sicurezza. Questi ragazzi non hanno i nostri riferimenti. O meglio, potranno comprenderli solo quando avranno raggiunto un determinato grado di maturità. E ciò sarà possibile solo in alcuni casi”. 

Insomma, ormai la battaglia è aperta: “Il 23 dicembre scorso l’assessore Maggi e l’assessore alla Scuola, Daniele Mancini, ci hanno inviato una mail a loro avviso rassicurante. Veniva sottolineato che il servizio sarebbe stato garantito così come era, ovvero con le ore riattribuite da ottobre in seguito alle nostre diffide. Ma le promesse sono state disattese. Inoltre – ha notato – ogni genitore ha firmato un modulo, il quale permetteva di scegliere la cooperativa che avrebbe garantito per i nostri figli il servizio Aec fino a giugno 2017. La scelta ce l’hanno fatta fare il 26 agosto, firmando un apposito modulo. Tutto questo perfettamente in linea con la delibera 90 del Comune, che sancisce la possibilità di scelta da parte del cittadino utente”.

In questa vicenda, a tagliare le gambe dei genitori è stata “l’assenza di trasparenza. La notizia dei tagli è arrivata per telefono, dai coordinatori delle cooperative. E non a tutti genitori. Non c’era alcun avviso sul sito, che continua a essere confuso. Nessuno ci ha contattato e i nostri numeri ce li hanno. A questo punto – ha ammesso – se non ci saranno svolte positive, provvederemo in altro modo”. Ovvero non sono escluse le vie legali.

Quando guardo mio figlio sono felice, perché Pietro mi ha permesso di conoscere il mondo dei fragili. Un’esperienza, questa, che ha rappresentato - e rappresenta - un’opportunità di crescita e amore. Spesso cadiamo nell’errore di pensare che chi occupa certi ruoli abbia gli occhi aperti. Beh, non è vero: non hanno la percezione di cosa significhi vivere a contatto con un disabile. Per comprenderlo – ha terminato – sono necessari due aspetti: il lavoro ed essere preparati. Qualità che, visti i chiari di luna, sono assenti”. 

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