"Spaccarsi abbestia sotto casa del sindaco Raggi": l'evento su Facebook fa il pieno di birra
Successo per l'iniziativa nata sul social network in 'risposta' all'ordinanza anti alcol. Roberto racconta a RomaToday: "Un'idea goliardica, tra il serio e il faceto. Il prossimo appuntamento? Per la funivia Casalotti-Battistini"
“Il risveglio della domenica? Come se fosse stato il giorno successivo a Capodanno. Che hanno detto i colleghi di lavoro? La cosa che mi ripetono sempre: sono un pazzo”. Roberto Di Leo, al telefono, non è per nulla impastato. Anzi, la voce è squillante. L’evento su Facebook - ‘Spaccarsi abbestia sotto casa del sindaco Virginia Raggi’ - ha fatto proseliti nel giro di un amen. O meglio, di un cin cin: “Tutto è cominciato tra il serio e il faceto. Io ed Elena Cecchini, l’altra testa pensante dell’iniziativa, stavamo commentando l’ordinanza anti alcol – ha raccontato a RomaToday – e a una certa è stato notato che nell’elenco delle strade mancava il Municipio XIV. Ossia dove vive la Raggi”.
A rendere più curiosa la cosa, è che Roberto vive a Ponte di Nona "dove di movida c’è solo il nome di un bar aperto h24. Non bisogna chiedersi cosa ci azzecchi io con il Municipio XIV. Bisognava fare ‘giustizia’: o tutti o nessuno”. Così è nata l’idea “goliardica” e “giocosa”: “Spaccarsi a bestia mi dava, come dite voi giornalisti, un titolo. Non c’era alcuna intenzione di fare confusione. Era soltanto un modo per canzonare l’ordinanza”. Da qui il passaggio sul social network: “Gli iscritti sono aumentati minuto dopo minuto. Hanno preso fuoco, proprio come un incendio”.
Per domare le fiamme a base alcolica, Roberto ha gestito la situazione attraverso un vademecum: “Dalle 22 in poi (di sabato 8 luglio, ndr) al grido di Birra con la stessa espressione di Mel Gibson in Braveheart, si darà inizio alle danze. Magari cerchiamo di non frullare bocce o lattine in giro, perché la città ha già evidenti problemi di smaltimento della mondezza".
Il ritrovo è stato fissato a piazzale Socrate, dove c’era il cartello: “Una birra vale uno”. Anche se i partecipanti a questa sorta di flash mob avevano segnalato altri punti del territorio da aggiungere alla lista, per allargare la maglia: via Mattia Battistini davanti alla fermata della metro, piazza Capecelatro, largo Millesimo, piazza della Balduina, la Pista ciclabile e il Gulliver di Ottavia (“a furor di popolo”).
Il resto, direbbero quelli bravi, è storia: foto, messaggi, commenti. Un mix che ha suggellato una serata definita “epica”. “Sono tornato a casa felice. Guidava la mia ragazza, che è astemia. Ci tengo a sottolinearlo” ha puntualizzato Di Leo. Ovviamente, già si pensa a un sequel. Che potrebbe arrivare, in altre vesti.
Infatti, l’obiettivo di Roberto – tecnico elettronico, che alle ultime amministrative ha votato M5S – è il progetto della funivia Casalotti-Battistini: “Appena sarà posata la prima pietra, spero non di agosto, dobbiamo andare tutti sul posto vestiti da sciatori o da tirolesi. Mi sembra il minimo. Sarebbe bello invitare Alberto Tomba, così gli chiederemo di interpretare le scene più divertenti del suo film Alex L’Ariete. Cioè tutte”.