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Giovedì, 25 Aprile 2024
Guidonia Guidonia Montecelio / Via Maremmana Inferiore

Sgominata banda di ladri e ricettatori

Gli agenti del Commissariato di Tivoli sgominano una banda di romeni dedita al furto di autoveicoli e materiale ferroso nella provincia nord est di Roma. Il fermo favorito dal GPS al termine di una mirata attività d'indagine

polizia_arrestoLi hanno fermati tra la via Maremmana Inferiore e il casello dell’autostrada A24. Un’indagine mirata che ha portato gli agenti del commissariato di Tivoli diretti e coordinati da Giancarlo Sant’Elia a fermare una banda di dieci cittadini romeni dedita al furto e alla ricettazione tra i Comuni della provincia nord est di Roma. Tra i dieci fermati anche M.M., 33enne romeno sottoposto alla misura di fermo d’indiziato di delitto emesso dal PM in relazione ad un procedimento penale emesso dalla Procura del Tribunale di Roma con le accuse di furto aggravato e riciclaggio e N.N. 32 anni connazionale, già sottoposto ad provvedimento restrittivo con l’accusa di rapina aggravata, entrambi dimoranti presso la strada Cesurni, in località Stacchini a Tivoli Terme

IL PRIMO INDIZIO: Secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato di polizia di Tivoli, l’indagine è cominciata lo scorso 28 aprile quando la segnalazione di un poliziotto in quiescenza indicava agli agenti tiburtini la presenza di una Fiat Ilca di colore bianca, presumibilmente rubata, parcheggiata in via Tondi, nel quartiere Tiburtino a Roma.  La segnalazione indicava che un individuo, dall’apparenza nomade, dopo aver parcheggiato il suddetto mezzo, con fare sospetto, si allontanava salendo a bordo di un’autovettura utilitaria di colore bordeaux, condotta da altra persona ed altri due individui come passeggeri, tutti dall’apparenza nomade.

LA TECNOLOGIA GPS: Gli investigatori di Tivoli, appresa della provenienza delittuosa del bene ed al fine di raccogliere elementi utili per il proseguo delle indagini, con particolare riferimento all’esigenza di individuare le persone che avevano ricettato il veicolo e la necessità di verificare se tale mezzo sarebbe stato utilizzato per l’agevolazione o la realizzazione di azioni delinquenziali, procedevano ad installare apparecchiatura tecnologica GPS per il tracciamento del percorso, su autorizzazione del Magistrato di Tivoli. Installato il GPS sul veicolo i poliziotti predisponevano un idoneo servizio di appostamento e pedinamento accertando che alle ore 22.45 circa l’autocarro si spostava dalla via Colle Giannetta di Guidonia per fermarsi presso il distributore di carburante, sito sulla via Tiburtina, all’altezza di via Cesurni.commissarito-tivoli-ps

L’INCONTRO DELLA BANDA: Dopo circa un quarto d’ora il veicolo veniva prelevato da tre individui di origine gitana mentre altri tre salivano a bordo di autovettura Seat Cordoba di colore bianco con targa francese seguiti da una Renault Laguna di colore bordeaux anche questa con targa francese, con all’interno tre individui. Oltre ad un Fiat Ducato con a bordo altre due persone. La colonna di veicoli, procedendo a stretto contatto tra loro ed a velocità sostenuta in alcuni tratti, percorreva diversi chilometri interessando i comuni di Guidonia Montecelio, Tivoli, Zagarolo, Palestrina e Valmontone percorrendo sia le arterie principali che quelle secondarie. Durante il tragitto, il convoglio dei dieci uomini e quattro mezzi, effettuava diversi giri per le località anzidette percorrendo diversi chilometri in un arco temporale di circa un’ora e mezza ed effettuando improvvisi e repentini cambi di marcia quasi a voler verificare se fossero pedinati.

IL TENTATIVO DI FUGA: Compreso che i malviventi erano pronti a commettere un presunto reato, nella fattispecie furto di ramo presso la centrale elettrica dell’Enel di Palestrina, essendosi interessati di detto obiettivo, effettuando frequenti passaggi e sopralluoghi appiedati. Gli agenti di polizia giudiziaria diretti da Giancarlo Sant’Elia, con il supporto di alcune pattuglie dei carabinieri di zona cintavano la zona della via Prenestina Nuova imbattendosi nel convoglio dei malviventi, che dopo aver abbandonato l’autocarro all’interno di un distributore di carburante cercavano di allontanarsi a bordo della Seat Cordoba fuggendo a tutti verso Tivoli, non prima di aver abbandonato anche l’altro Fiat Ducato rubato nelle vicinanze.

IL FERMO: Ricerche che hanno portato le forze dell’ordine a fermare e controllare la Seat Cordoba con a bordo dieci persone nella notte del 30 aprile, all’incrocio tra la via Maremmana Inferiore ed il casello autostradale dell’A24 Roma-L’Aquila. I fermati, trovati in possesso di arnesi atti allo scasso, venivano inizialmente condotti presso il Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica e tramite i riscontri dattiloscopici a seguito del loro fotosegnalamento, risultavano essere tutti censurati per reati specifici (furti, ricettazione e rapina) ed in particolare due di loro, sotto altre generalità, risultavano ingiunti da provvedimenti restrittivi. I predetti, esperite formalità di rito, sono stati associati uno presso la Casa Circondariale di Rebibbia e l’altro presso quella di Regina Coeli, a disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie, opportunamente informate.

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