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Pendolare a Setteville: “20 ore settimanali scippate dal traffico”

La lista civica il Faro di Guidonia Montecelio accoglie la lettera-denuncia di una mamma di Setteville alle prese con il traffico della via Tiburtina e rilancia un tavolo per avere informazioni sul raddoppio della consolare

Prediamo spunto da una lettera che ci ha inviato Emanuela, una cittadina abitante a Setteville Nord, per denunciare l’insostenibile situazione che accomuna migliaia di abitanti di Guidonia che ogni giorno impiegano 2 ore all’andata e altrettante a ritorno per recarsi a lavorare o studiare nella capitale. Emanuela porta i figli a scuola a Setteville, perdendo la prima mezz’ora a causa del traffico per arrivarci e la ricerca del parcheggio, e i 90 minuti restanti, di cui 60 sulla via Tiburtina, per raggiungere il posto di lavoro. E a ritorno, altre due ore per tornare. 4 ore al giorno, 20 ore la settimana, praticamente un lavoro part-time a tutti gli effetti, che invece di essere retribuito, viene pagato dai cittadini anche a suon di benzina, di ritardi al lavoro e all’università, di salute compromessa respirando gli scarichi delle auto per gran parte della giornata. I tempi, poi, lievitano ulteriormente quando il maltempo ci mette lo zampino, con gli allagamenti e i black out.

ORE SCIPPATE DAL TRAFFICO: Si legge nella lettera: “Mi chiedo a che punto sono i tanto sbandierati lavori di ampliamento della via Tiburtina, per i quali da oltre 4 anni sono stati sapientemente tagliati gli alberi centenari. Tra cantieri senza operai e la segnaletica della viabilità alternativa che invita ad andare su percorsi inesistenti, le migliaia di pendolari che ogni giorno si riversano su Tiburtina e A24, pagando anche 80 centesimi per patire la stessa trafila”. Nel 2006, quando si è iniziato a parlare di raddoppio, si dava per scontato che i 97 milioni di euro stanziati da Comune di Roma, Provincia e Regione avrebbero permesso di realizzare il raddoppio della consolare con tanto di corridoio per i bus “evidenziato con asfalto di colore rosso”, come si legge sul sito istituzionale capitolino, entro il 2009. Ci sarebbero dovuti essere anche parcheggi per 800 posti, nodi di scambio auto-bus, viabilità alternativa con “effetto raddoppio” per alleggerire il GRA e molto molto altro. Nel 2009, le nuove scadenze per gli stessi lavori arrivavano al 2012. Cosa dobbiamo aspettarci quindi?

PENDOLARI SENZA PROSPETTIVE: Quello che Emanuela e decine di migliaia di pendolari hanno, invece, è la sicurezza delle 4 ore scippate alla sua famiglia e alla sua salute e che fanno iniziare decisamente male la giornata lavorativa o di studio. E poi il treno, per chi riesce a prenderlo vista l’indecente inesistenza di un servizio pubblico che porti da Setteville alle stazioni ferroviarie di Lunghezza o Salone, che quando non salta le corse arriva sempre più intasato e sporco, gli autobus incastrati nel traffico dai quali le persone preferiscono scendere e affrontare a piedi tra mille pericoli il percorso, e forse la cosa peggiore di tutti, l’assoluta mancanza di una prospettiva di cambiamento.

RICHIESTA INCONTRO: Il Faro Lista Civica di Guidonia Montecelio, nell’annunciare la costituzione prevista per martedì 25 delle sezioni di Setteville e Marco Simone, così come guià fatto a Montecelio e Collefiorito, chiede al Sindaco di Guidonia, al Sindaco di Roma, ai presidenti di Provincia e Regione un incontro pubblico per far conoscere alla popolazione i motivi dell’enorme allungamento dei tempi necessari al raddoppio della Tiburtina che sta costando quasi cento milioni di euro ai contribuenti, e le misure urgenti da prendere immediatamente come i bus per le stazioni o la viabilità alternativa per alleviare le sofferenze dei cittadini pendolari.

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