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Guidonia Guidonia Montecelio / Piazza Giacomo Matteotti

A Guidonia si riafferma il centrodestra: i numeri di Rubeis

Il primo cittadino confermato dal voto delle urne. La Città dell'Aria è il più grande Comune italiano a riconfermare un sindaco che non era di centrosinistra

Guidonia Montecelio è un caso. È il più grande comune italiano a riconfermare un sindaco di centrodestra. Nel turno di ballottaggio infatti il centrodestra, Forza Italia in coalizione, si afferma al nord, al centro, al sud in comuni di piccola e media grandezza, dove però i candidati sindaco sfidavano gli uscenti competitor di centrosinistra. Vale per Padova, Teramo, Foggia, Perugia, l’unica eccezione, seppur in un comune che ha la metà dei residenti di Guidonia Montecelio, si registra nella regione Marche dove Guido Castelli si riconferma sindaco per il centrodestra.

RUBEIS BIS - Ad Eligio Rubeis quindi va il primato in queste elezioni  di vedersi riconfermato sindaco di una città che come numero di residenti sfiora le 100mila unità. Questo a livello nazionale. Nel Lazio Guidonia Montecelio è l’ultimo importante enclave del centrodestra. Il partito di Silvio Berlusconi, tra tutte le città non capoluogo di provincia, si afferma solo a Grottaferrata, un centro con poco più di 20mila abitanti. Perde a Tivoli, Fonte Nuova, Monterotondo, Civitavecchia e Ciampino.

ALTRI CINQUE ANNI - Eligio Rubeis è un caso, perché dopo cinque anni di governo afferma la propria coalizione già al primo turno, centrando un risultato elettorale del 43 per centro, schiacciando di oltre 7 punti il Pd dell’avversario, non proprio l’ultimo arrivato. Domenico De Vincenzi, il presidente di Cotral, sostenuto da pezzi da novanta del Pd regionale, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, il senatore Bruno Astorre, il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori, il deputato Andrea Ferro.

LA PRIMA VITTORIA - Già cinque anni fa Eligio Rubeis si era affermato contro il laboratorio Astorre, che aveva voluto sperimentare a Guidonia Montecelio l’alleanza Udc Pd, candidando alla carica di sindaco il centrista Michele Pagano. Cinque anni di mandato monocolore Pdl, poi Fi Ncd, in una versione inedita di stabilità che la città non aveva mai conosciuto negli anni precedenti. Nel 2014, nonostante i tentativi di destabilizzazione arrivati spesso da logiche correntizie, fin troppo presenti nel Pdl prima e in Fi poi, Eligio Rubeis è stato unico caso nel centro Italia e nel Paese, in un comune di grandi dimensioni ricandidato e rieletto per il centrodestra. Una vittoria schiacciante, poco meno di 13 punti sopra l’avversario arrivata dalle urne del ballottaggio solo poche ore fa.

I NUMERI DI RUBEIS - Ancora numeri: 5 anni fa Eligio Rubeis aveva portato la coalizione ad una affermazione al primo turno con poco più del 34 per cento, dopo cinque anni, in contro tendenza assoluta la medesima coalizione (con la sola aggiunta di Fratelli d’Italia) si è attesta quasi 10 punti sopra. Nel turno di ballottaggio nel 2009 si era affermato sull’avversario Michele Pagano con poco più di mille voti. Ieri, il risultato è stato di un distacco netto, tremila cinquecento consensi di differenza con il presidente di Cotral.

OLTRE 15MILA VOTI - In totale Eligio Rubeis raccoglie 15mila 682 voti pari al 56,19 per cento dei voti espressi. Una riconferma storica di un sindaco uscente. Una vittoria straordinaria. In questo momento così negativo per il centrodestra davvero un caso. Nel Lazio, in Italia, a dimostrazione che i successi elettorali non si costruiscono dalla sera alla mattina ma nel corso di anni di buona amministrazione. Da questi esempi Fi dovrebbe ripartire per scegliere le proprie leadership, e quella di Eligio Rubeis c’è già.

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