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Venerdì, 19 Aprile 2024
Guidonia Guidonia Montecelio / Piazza Giacomo Matteotti

Rubeis su epigrafe fascista: “I delatori imparino la storia”

Il Sindaco di Guidonia Montecelio risponde per le rime a Leonetti e Di Silvio dopo la polemica montata ieri sulla scopertura di una targa del Ventennio in piazza Matteotti

buona-epigrafe-fascista-piazza-matteottiSono passate appena 24 ore dalla sua scopertura ma la polemica ha viaggiato a ritmi altissimi. Ancora rumours nelle stanze di palazzo Giacomo Matteotti a Guidonia dopo l’inaugurazione della nuova piazza del Comune e di un’epigrafe fascista sul palazzo amministrativo del Comune. “Se avesse studiato la storia – commenta in una nota Eligio Rubeis - il vice presidente del consiglio provinciale Sabatino Leonetti saprebbe che il regime fascista posizionò tale targa in tantissime città, tra queste Napoli e Trieste. A Leonetti, consiglio quindi di spostare il sit-in di protesta annunciato per domani in piazza Matteotti a Guidonia Montecelio, direttamente a Napoli in piazza del Plebiscito dove, a pochi metri dal Municipio, fa ancora bella mostra di sé la medesima epigrafe. Ritengo che l’onorevole Leonetti, debba anche chiedere al suo compagno di partito, il neosindaco di Napoli Luigi De Magistris, di rimuovere immediatamente la targa dopo che in oltre venti anni di amministrazione di centrosinistra di quella città, nessuno dei sindaci è stato così accorto da rimuovere “l’onta”, come il consigliere dell’Idv va definendo l’epigrafe guidoniania in tutte le agenzie di stampa  da 12 ore”.

LA RISPOSTA A DI SILVIO:Quanto al giovane Di Silvioprosegue il Sindaco - non faccia lo stesso errore del suo mentore. Studi la storia e si informi prima di innescare polemiche inutili, prive di fondamento, quindi solo strumentali. Nel caso di Guidonia l’epigrafe scolpita nel ‘35 su una delle lastre di travertino che costituiscono la base del Municipio, è stata solo di recente tradotta dallo storico Eugenio Moscetti che avendone recuperato il significato ha voluto farne dono al sindaco e alla città sulle orme delle numerose città e comuni italiani che ancora la espongono nelle proprie strade e piazze. Se dunque a Leonetti e Di Silvio dà fastidio vivere in una città loro malgrado fondata da Benito Mussolini siamo disposti, nostro malgrado, ad accettare un loro cambio di residenza, magari a Napoli”.

LA ROCCA: Infine Rubeis rettifica Di Silvio sulla condizione della Rocca di Montecelio: “Se il bravo consigliere comunale dell’Idv avesse avuto il tempo di arrampicarsi fin su la Rocca di Montecelio, invece di rintanarsi quando è a Guidonia nei piani alti del palazzo, avrebbe potuto vedere che il monumento simbolo della città antica è stato completamente ripulito e strappato alla incuria e al degrado appena qualche mese fa, oggetto di un
intervento di manutenzione straordinaria che ha portato alla installazione di una staccionata in legno proprio nei pressi dell’antica cinta muraria che tuttavia ha bisogno di un consolidamento urgente così come da me più volte denunciato. Dunque la Rocca di per sé non ha bisogno di alcun restauro, né cade a pezzi, come ancora strumentalmente e falsamente sostiene Di Silvio
”.

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