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Martedì, 16 Aprile 2024
Guidonia Centro Storico / Via dell'Inviolata

No alla "monnezza" romana, Rubeis pronto alle barricate

Il sindaco di Guidonia smentise le affermazioni di Montino sui rifiuti provenienti da Roma e diretti nel nuovo impianto che sarà costruito all'Inviolata. Se accadesse Rubeis si dice "Pronto alle barricate"

"La monnezza romana nella discarica dell'Inviolata? Non se ne parla". Eligio Rubeis liquida, così, le indiscrezioni sulla probabile ipotesi di un "ritocco" dei confini dell'attuale Ato, con inclusione di qualche quartiere capitolino che potrebbe, dunque, portare i suoi rifiuti nel nuovo impianto di Guidonia. Il sindaco non ci sta e - se così fosse - si dice "pronto alle barricate".

"Perché - chiarisce Rubeis in una nota - questa città ha sofferto fin troppo la presenza di un sito, nel Lazio secondo solo a Malagrotta per dimensioni". Il sindaco, torna quindi a sollecitare la Regione al rispetto di provvedimenti vincolanti quali "la convenzione comunale recepita in sede di conferenza dei servizi e il decreto 24 del 24 giugno del 2008", che fissano una capacità di trattamento dell'impianto di Tmb in costruzione all'Inviolata a 140mila tonnellate annue complessive, quante attualmente ne sversano in discarica i 47 comuni dell'Ato di riferimento.

"Per questa ragione - ha ribadito Rubeis - pur rimanendo favorevole ad un impianto-fabbrica che separa la differenziata che sfugge alla raccolta domestica senza inquinare, ho deciso di ricorrere al Tar contro la determina regionale che invece di tonnellate ne autorizza 190mila". Il sindaco, aggiunge anche di aver letto sulla vicenda dell'impianto "troppe inesattezze arrivate da personalità della politica che solo per il rispetto verso i cittadini di Guidonia dovrebbero informarsi prima di parlare".

Il riferimento è a Esterino Montino, per il quale "La Polverini porta a Guidonia 190mia tonnellate di rifiuti - aggiunge Rubeis -Vorrei ricordare al capogruppo del Pd in Consiglio regionale, che il progetto Colari delle 190mila tonnellate nasce nel 2006, nei suoi iter prende forma e si conclude nel biennio successivo, quando a guidare la Regione c'era un certo signor Marrazzo di cui Montino si ricorderà senz'altro. Da sindaco, felicemente eletto nelle file del Pdl per aver sconfitto il sindaco proposto insieme da Udc e Pd, mi batto per arginare i danni di una scelta fatta a suo tempo anche dall'ambientalista ex assessore Federico Zaratti: avallare un progetto che sovrastimava l'impianto di 50mila tonnellate, come ricordato anche dal Presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati, nelle dichiarazioni rilasciate oggi al giornale la Repubblica".

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