rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Guidonia Guidonia Montecelio / Via Getano Donizetti

Abuso via Donizetti: approvato lo sgombero ma non si muove una foglia

Il Comune di Guidonia Montecelio approva lo scorso ottobre una delibera per la demolizione di un manufatto abusivo su un terreno demaniale in via Gaetano Donizetti, a Casa Calda di Guidonia. A sei mesi di distanza tutto resta immutato

abuso-via-donizetti-rtTre abusi perpetrati nel 2008. Oltre due anni d’iter procedurali e burocratese. Alla fine una delibera di sgombero approvata dalla giunta comunale. Ma a distanza di sei mesi dall’approvazione all’unanimità dell’atto con ‘procedura d’urgenza’ non si muove una foglia. Le tre occupazioni abusive contigue, su altrettante aree demaniali, di via Gaetano Donizetti a Guidonia, rimangono dove sono. Una grana iniziata nel lontano 2008 con l’occupazione abusiva di due primi lotti di terreno demaniali. Da allora due anni d’iter procedurali e lungaggini burocratiche che hanno portato prima a una terza occupazione abusiva e poi alla costruzione in una delle aree di un vero e proprio chalet in legno.

LA SEGNALAZIONE: Un illecito che non è passato inosservato a un comitato spontaneo di cittadini che, assieme a Legambiente Guidonia, segnalò nel settembre 2008 quanto accaduto all’ufficio tecnico del Comune della Città dell’Aria. Una segnalazione che diede inizio a una procedura burocratica lunga e tortuosa che ha coinvolto polizia locale, Demanio, Regione, lavori pubblici, Ufficio Urbanistica, Procura e Tar. Sino alla firma della delibera 249 dello scorso ottobre  con la quale la giunta comunale ha approvato all’unanimità la valutazione tecnico-economica relativa alla demolizione di un ‘manufatto in legno’ (con procedura d’urgenza) realizzato abusivamente su di un terreno demaniale.

LE TAPPE DELLA VICENDA: La macchina burocratica della vicenda dei terreni demaniali di via Donizetti parte nel settembre 2008, quando a seguito di un sopralluogo della polizia locale nell’area interessata si ravvisa l’occupazione abusiva di due aree demaniali. Intanto arriva una richiesta da parte degli occupanti di legittimazione delle aree. La questione arriva all’ufficio del Demanio di Guidonia, a novembre nuovo sopralluogo dei vigili che scoprono che nel frattempo una terza area e stata recintata da un’altra persona, che a sua volta ha avanzato richiesta di legittimazione. I vigili fotografano il tutto e arriva anche l’esposto da parte di Legambiente. Il Comune e i vigili allertano la Regione Lazio che (17 dicembre 2008) respinge le condizioni e le richieste avanzate dagli occupanti per la legittimazione dell’area, “vista la brevità dell’occupazione e l’assenza di migliorie sostanziali e permanenti”, con richiesta al Comune di allontanare i soggetti interessati.

LA PRIMA ORDINANZA DI SGOMBERO: A gennaio dell’anno successivo si arriva a una conferenza intersettoriale per valutare il caso e si decide “Prima dell’ordinanza di sgombero coattivo, di sollecitare un perito incaricato alla legittimazione al fine di valutare gli eventuali requisiti avanzati per la legittimazione e l’utilizzo dell’area da parte dei richiedenti”. Continuano le segnalazioni e i sopralluoghi sino a luglio 2009 quando il Comune esegue tre ordinanze a carico degli occupanti per “Lo sgombero immediato dell’area demaniale da persone e cose e messa in pristino dei luoghi entro e non oltre 15 giorni”.

LA BUROCRATIA:
Si arriva a novembre 2009. Il Demanio comunica all’ufficio Lavori Pubblici che non può eseguire lo sgombero se non su richiesta dell’ufficio urbanistica e su notifica dell’assessorato e protrae al 29 maggio 2010 il tempo da parte dei richiedenti di legittimazione di territorio per fare ricorso al Tar”. Scadono i termini e arriva il 2010. Il 28 gennaio i vigili accertano la realizzazione, in una delle aree, di uno chalet in legno, con conseguente ordinanza di demolizione da parte dell’area IV Urbanistica del Comune. Passano 90 giorni e la demolizione (che dovrebbe essere eseguita con una spesa di 2793 euro, Iva compresa) non viene attuata. Poi la delibera comunale numero 249 del 20 ottobre 2010, ma a oggi ancora nulla di fatto con lo chalet ancora in bella vista su via Donizetti, con tanto di vasi fioriti all’ingresso e cavalli al pascolo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Abuso via Donizetti: approvato lo sgombero ma non si muove una foglia

RomaToday è in caricamento