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Impianti a biomassa, Rubeis: "Opera di Zingaretti e del suo governo"

La decisione di posizionare impianti a biomassa nel territorio di Guidonia Montecelio continua a trovare fermi oppositori. L'ultimo, in ordine di tempo, è il sindaco Eligio Rubeis

Continua l'interminabile querelle intorno agli impianti a biomassa da installare nel Comune di Guidonia Montecelio, al confine con Fonte Nuova e Sant'ANgelo Romano. Questa volta, dopo il no gridato dal comitato cittadino , a fare sentire la propria voce è direttamente il sindaco del comune capitolino, Eligio Rubeis. 

Il primo cittadino il 'colpevole' lo ha già identificato e non ha problemi a dirlo: “Un dato deve esser chiaro, gli impianti a biomassa, in località Capaldino, ce li mettono Nicola Zingaretti e il suo governo provinciale, era loro la competenza amministrativa, loro la responsabilità del mancato indirizzo politico su una vicenda non solo di Guidonia Montecelio, ma moltiplicabile per i 121 comuni della provincia di Roma. Alla luce di questa certezza, è inutile anche domandarsi perché un tarantolato Pd cittadino, recente scopritore delle biomasse e di una storia lunga un anno e mezzo, non vada a lamentarsi dal proprio candidato presidente alla Regione Lazio. La risposta è scontata". 

Rubeis contesta a Nicola Zingaretti anche le modalità con cui ha operato, che non hanno tenuto conto delle necessità dei diversi Comuni. "Su questa vicenda Zingaretti avrebbe dovuto convocare almeno i sindaci dei comuni raggruppandoli per comparti, tentare di mettere sul tavolo soluzioni e programmazione, fare dunque scelte, seppur la legge parli chiaro: il rilascio delle autorizzazioni uniche è totale prerogativa delle Province e in presenza di pareri tecnici positivi da parte degli enti subordinati esso è un atto dovuto”.  “Nonostante un quadro così vincolante per il capo di una amministrazione comunale, con grande senso di responsabilità, ho continuato ad occuparmi della vicenda specifica. Proprio stamattina ho preso visione della più recente documentazione, acquisita nell’ambito della Conferenza dei servizi, - ha continuato - dalla quale si evince che permanga il vincolo ostativo e irremovibile posto dall’Anas e legato al mancato rispetto della distanza minima di almeno 60 metri dalla bretella autostradale.

"Alla luce di questi fatti stamattina ho formalizzato una  lettera di diffida indirizzata al sub Commissario della Provincia di Roma, la dott.ssa Clara Vaccaro ed al responsabile del procedimento perché ne traggano le dovute riflessioni invitandoli a non procedere con il rilascio dell’autorizzazione unica in questione", ha concluso Eligio Rubeis. 

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