Parcheggio via Fuori le Mura: polemiche su fasce e graduatorie
Il presidente del Comitato Montecelio critica le modalità scelte dal Comune nell'attuazione della perimetrazione delle fasce di priorità
La realizzazione del parcheggio di via Fuori la Mura è un'opera attesa da decenni a Montecelio, luogo in cui le problematiche che derivano dalla mancanza di aree di sosta sono divenute nel tempo una vera criticità sociale. In particolar modo per i residenti interni alle mura antiche, le cui case distano diverse centinaia di metri dagli attuali parcheggi. Con grande sorpresa apprendiamo però che “l'avviso esplorativo di manifestazione di interesse per l'acquisto di box o stalli a Montecelio”, emesso recentemente dal comune, esclude dalle fasce di priorità proprio le residenze più bisognose di un area di sosta vicina.
ZONE DISAGIATE - Le zone limitrofe alla Rocca sonoparticolarmente disagiate (via della Rocca, via San Lorenzo, via degli Scogli, etc) e distano solo 60 metri dal nuovo parcheggio eppure, curiosamente, proprio a queste è stata negata la fascia di priorità che è invece garantita ad altre aree meno critiche, come la piazza san Giovanni, posizionate sulla strada carrabile e distanti più di 200 metri dalla nuova opera pubblica. Davvero non si capisce quale sia stato il metodo adottato nel determinare queste scelte. Forse la scarsa conoscenza delle reali problematiche del territorio oppure un semplice refuso tecnico.
PERIMETRAZIONE FASCE - Ci auguriamo quindi che la perimetrazione delle fasce di priorità sia da considerarsi provvisoria in virtù di un disguido puramente tecnico e che giustamente i residenti del borgo di Montecelio possano rientrare a pieno titolo nellegraduatorieper l’acquisto. Nel caso ciò non avvenisse non si potrebbe far altro che constatare per l'ennesima volta
l'indifferenza dell'Amministrazione verso le fondamentali necessità dei residenti del borgo, che sta sempre più evolvendo in un luogo di emarginazione più che di valorizzazione dei beni storico
culturali, al di là degli sbandierati e mai attuati piani di recupero.
VIE LEGALI - In virtù di quanto sopra e qualora non venissero modificati i criteri di definizione delle fasce di priorità, i rappresentanti del Comitato Montecelio non potrebbero quindi esimersi dall'impugnare legalmente la graduatoria contro quella che appare già una grave e ingiustificata discriminazione. (Domenico Girolami, presidente del Comitato Montecelio).
