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Guidonia Guidonia Montecelio / Via Casal Bianco

Inviolata inquinata, CRA: "Accertato danno ambientale, ora si agisca"

Il Comitato Risanamento Ambientale Guidonia Montecelio indica la strada da seguire dopo la conferenza dei servizi che ha portato ad un procedimento di bonifica delle falde acquifere sotterranee dell'area

Il grave inquinamento della falda sottostante la discarica regionale dell'Inviolata è stato l'oggetto della Conferenza dei Servizi, organizzata dal Comune di Guidonia Montecelio il 1° dicembre, a cui hanno partecipato Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Fonte Nuova, ARPA Lazio, EcoItalia 87 e, per la prima volta, una delegazione delle Associazioni cittadine aderenti al CRA. Nonostante il tentativo (più volte ripetuto) di giudicare i dati dell'ARPA sul sito ampiamente contaminato come “opinabili”, “non chiari”, “non definitivi”, il sindaco Rubeis, ma soprattutto i tecnici dell'ARPA stessa hanno ribadito la validità e l’effettività delle analisi compiute sulle falde acquifere e degli esiti riportati, alla luce dei quali, ponendosi alcuni fattori inquinanti e contaminanti al di sopra dei limiti tabellari imposti dalla legislazione vigente, si deve procedere con urgenza immediata alla messa in sicurezza ed alla bonifica dell'area inquinata e contaminata.
 
CONFERENZA DEI SERVIZI: Dopo alcune ore di discussione e preso atto – anche su espressa richiesta delle Associazioni intervenute – della sussistenza delle condizioni da cui consegue la necessità di emettere l'Ordinanza di cui all’ art. 244 T.U. Ambiente, è stato verbalizzato l’impegno, da parte della Provincia di Roma, di emanare apposita Ordinanza di diffida alla società “cerronianaEcoItalia 87 (gestore della discarica dell'Inviolata dai primi anni '90) perché questa agisca nel senso richiesto dalla legge. Ed in fretta. La preoccupazione della popolazione è emersa soprattutto grazie alla presenza dei rappresentanti delle Associazioni locali, che hanno consegnato un'articolata memoria (messa a verbale dell'incontro), in cui vengono ribaditi gli obiettivi e le volontà della cittadinanza: chiusura della discarica, no all'impianto TMB, apertura del Parco regionale alla fruizione pubblica, avvio del risanamento ambientale (messa in sicurezza e bonifica, come previsto dal citato art. 244 T.U.). Forte anche la presenza di molti membri delle stesse Associazioni in piazza Matteotti, durante la Conferenza dei Servizi.
 
SENZA GIUSTIFICAZIONI: Ora la EcoItalia 87 non ha più giustificazioni: la discarica dell'Inviolata inquina la falda, è una minaccia per l'ambiente e per la salute, costituisce una preoccupazione che incombe sulle popolazioni che vi abitano intorno. L'inquinamento è stato riscontrato da almeno sedici anni e mai le autorità locali hanno proceduto a verifiche né a bonifiche. Su questo punto, il sindaco Rubeis ha tenuto a sottolineare che per il pregresso sono altri che si dovranno prendere le responsabilità per quanto fatto o non fatto e per quello che lo riguarda è oggi che inizia una nuova fase, ma i fatti rimangono e le responsabilità e le omissioni rappresentano, purtroppo, un pesante fardello posto sulle spalle della cittadinanza. E', infatti, difficile dimenticare che il vero ostacolo per il risanamento ambientale dell'area, è attribuibile anche alla condotta omissiva e - per questo - complice delle Amministrazioni che si sono succedute nel tempo.

CASELLO: C’è, inoltre, da aggiungere che in una zona sottoposta a forte stress nonostante la presenza di un Parco regionale, le autorità locali hanno permesso e entusiasticamente approvato che l'area protetta fosse tagliata a fette, che uno svincolo autostradale di forte impatto ambientale fosse costruito accanto ad essa, che si progettino nuove strade all'Inviolata, che si pianifichi un impianto TMB per rifiuti costoso ed inutile accanto alla discarica, che si arrivi ad accumulare una montagna di rifiuti alta 150 metri slm, che si apra un sesto disastroso invaso accanto a resti archeologici. (Comitato Risanamento Ambientale Guidonia)

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