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Comune: Discussione sull'Impianto dell'inviolata, forse ricorso al Tar

Si è svolto ieri il consiglio comunale, tra i punti all'ordine del giorno anche il nuovo impianto di rifiuti. L'opposizione ha tenuto banco per tre ore. Il sindaco promette che senza la riduzione della portata si farà ricorso al Tar

Come preannunciato il consiglio comunale di ieri è stato monopolizzato dalla discussione sul nuovo impianto per il trattamento di rifiuti che dovrà sorgere a poca distanza dal Parco Archeologico dell'Inviolata. E' stata una discussione animata, durata quasi tre ore, nel corso della quale hanno preso la parola solo i consiglieri di opposizione. Il sindaco Rubeis, infatti, per evitare interminabili polemiche ha consigliato ai suoi di non intervenire.

A tenere banco sono stati, soprattutto, il capogruppo dell'idv Emanuele di Silvio, il capogruppo del Pd, Stefano Guglielmo, l'ex sindaco Filippo Lippiello che hanno insistito sull'incapacità dell'attuale amministrazione di far valere le ragioni del Terzo comune più grande della provincia, anche in merito al ridimensionamento dell'impianto.

La ribattuta dell'amministrazione è stata quella di ammettere che la gestione delle tonnellate di rifiuti dovrà essere inferiore a quella autorizzata dalla regione e, per questo,Rubeis ha promesso di incontrare, la prossima settimana, l'assessore regionale ai rifiuti. Qualora la via del confronto non dovesse bastare si potrebbe procedere con il ricorso al Tar contro la determina regionale che ha autorizzato Colari, consorzio che fa capo a Manlio Cerroni, a trattare 190mila tonnellate annue di rifiuti nell'impianto dell'Inviolata.

Rubeis aveva dettato, su mandato del Consiglio comunale, alcune prescrizioni, contenute tra l'altro nel Piano regionale dei Rifiuti - su recepimento del decreto commissariale 24 del 24 giugno del 2008- che destinavano all'impianto guidoniano il trattamento di 140mila tonnellate complessive, ovvero quante ne produce l'Ato di riferimento per la discarica dell'Inviolata. "Ora ci ritroviamo con una convenzione, sottoscritta da Regione, comune e Colari che non appare coerente con l'autorizzazione rilasciata dalla Regione - dichiara ancora il sindaco- Il diritto alla salute dei miei cittadini, e alla tutela dell'ambiente mi impone l'adozione di un principio di precauzione da far valere in sede Tar, perché sia chiarito che l'impianto può essere costruito solo se dimensionato esclusivamente ai comuni dell'Ambito territoriale che attualmente sversano in discarica, e quindi tarato su una capacità di trattamento di 90/100 mila tonnellate, fino a 140 mila se si include la percentuale di umido da trattarsi in una struttura attigua".

"I veri ambientalisti siamo noi della maggioranza - è la posizione del consigliere comunale Maurizio Massini (Pdl) - l'opposizione fa solo chiacchiere ma intanto se questo impianto fosse stato fatto anni fa a quest'ora non dovremmo confrontarci con la collina di rifiuti dell'Inviolata".

Parole queste che, però, non hanno tranquillizzato i cittadini e i rappresentanti delle associazioni presenti alla seduta. Tra questi anche i membri della lista civica il Faro, firmatari di un ricorso già presentato al Tar contro l'impianto. Il presidente Sebastiano Cubeddu si è dichiarato insoddisfatto delle parole di Rubeis e ha precisato che "il fatto che il sindaco pensi al ricorso al Tar vuol dire che ormai la situazione gli è sfuggita di mano - ha dichiarato a Romatoday Cubeddu - per Guidonia ci sarà un futuro di immondizia. L'impianto finirà per ospitare anche i rifiuti dei comuni limitrofi e finiremo per essere un territorio discarica. A noi non interessa l'aspetto del ridimensionamento, noi siamo contrari all'Impianto in maniera categoria anche perchè ricade nell'area del Parco Archeologico. Dopo la riunione con associazioni e cittadini il sindaco avrebbe dovuto tener presente il nostro No e portarlo in conferenza dei servizi anzicchè dare il suo si".

Il secondo e ultimo punto trattato ieri è stato quello riguardante la società Tre esse Italia, concessionaria dell'attività di accertamento e riscossione dell'area evasiva dell'ICI. Dopo l'intervento dell'assessore competente, si è votata la decisione di indire un bando pubblico per il nuovo affidamento dei servizi riscossione e morosi. In attesa della scadenza del contratto si andrà avanti con la gestione attuale.

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