rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Collefiorito Guidonia Montecelio / Via della Selciatella

Parco dell'Inviolata a Guidonia: "Niente cemento nell'area archeologica"

Avviato l'iter per salvaguardare 1500 ettari del territorio del Comune della Città dell'Aria. Il Cra: "La battaglia continua, uniti si vince"

Niente cemento nell'area archeologica del Parco dell'Inviolata di Guidonia. Così si può riassumere la procedura di apposizione di un vincolo avviato congiuntamente dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale e dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo in relazione ad un vincolo di notevole interesse pubblico su un'area di oltre 1500 ettari del territorio comunale di Guidonia Montecelio.

L'ATTO - L'atto è stato firmato lo scorso 6 agosto dal Soprintendente archeologico Alfonsina Russo e dal Soprintendente paesaggistico Agostino Bureca. Lo rende noto il Cra (Comitato Risanamento Ambientale di Guidonia e Fonte Nuova).

IL VINCOLO - La manovra, a lungo richiesta ed auspicata da alcune associazioni locali, da studiosi del territorio e da alcuni cittadini sensibili alla tutela dei beni paesaggistici, individua e perimetra l'area delle tenute storiche di Tor Mastorta, di Pilo Rotto, dell'Inviolata, di Tor de' Sordi, di Castell'Arcione e di alcune località limitrofe come area di interesse archeologico. Un vincolo paesaggistico previsto per aree caratterizzate da diffuse presenze archeologiche: ville, necropoli, mausolei, sepolcri, torri medievali e resti vari.

L'AVVIO DEL PROCEDIMENTO - L'avvio del procedimento, spiega il Cra, risale al 31 marzo 2014, quando circa 2000 firme di cittadini, raccolte dal CRA di Guidonia Montecelio e Fonte Nuova, vengono depositate presso la Direzione regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, a corredo della richiesta di apporre un vincolo su tutta l'area a nord ed est del Parco dell'Inviolata, per conferire maggiore tutela ad un territorio seriamente minacciato dal progetto comunale di “nuova viabilità” accanto all'antica Via della Selciatella. "Ma, a ben vedere e per donare il massimo della precisione alle motivazioni dell'atto del MIBAC - sottolinea l'associazione ambientalista di Guidonia e Fonte Nuova - bisogna ricordare che il 20 giugno 1996, al termine della seduta del Consiglio regionale del Lazio con cui venne costituito il Parco regionale naturale archeologico dell'Inviolata di Guidonia, venne votato un odg all'unanimità col quale si auspicava un ampliamento del neonato parco".

NIENTE CEMENTO - In pratica le Soprintendenze hanno disposto che all’intero del perimetro individuato siano vietate costruzioni di qualsiasi genere, anche provvisorie, tranne (previa autorizzazione) opere su fabbricati esistenti connessi alla coltivazione dei fondi. E ancora niente palificazioni, condutture, cavidotti e altri impianti di servizio.  Niente cartelli o insegne pubblicitarie. Impossibile, inoltre, sostituire le colture esistenti o mettere a coltura terreni coperti da bosco, o effettuare movimenti di terra che alterino l’aspetto dei luoghi. Quindi niente cemento. 

LA BATTAGLIA CONTINUA - Una buona notizia per il Cra che comunque proseguirà nelle sue 'battaglie': "I cittadini sensibili alla tutela del territorio e non agli affari privatistici attendono ora la chiusura dell'incubo “camionabile” alla Selciatella, l'abbandono delle devastanti Varianti al Prg (come quella del “Polo direzionale”), l'annullamento dell'AIA all'impianto TMB all'Inviolata, la bonifica del sito inquinato, la fruibilità del Parco regionale e, soprattutto, la nascita ed il
riconoscimento di una progettualità territoriale di condivisione e di rispetto per le peculiarità storiche, geomorfologiche, paesaggistiche dell'area a nord-est di Roma. La battaglia continua - conclude la nota stampa del Cra -. Uniti si vince
".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parco dell'Inviolata a Guidonia: "Niente cemento nell'area archeologica"

RomaToday è in caricamento