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Sabato, 20 Aprile 2024
Collefiorito Guidonia Montecelio / Via Casal Bianco

Inviolata Inquinata: Legambiente chiede fatti concreti

Lettera aperta dell'associazione ambientalista di Guidonia per 'spronare' il sindaco Rubeis ad adottare provvedimenti urgenti "Sui fatti che stanno travolgendo la salubrità dell'ambiente e la salute dei cittadini"

Una nota che non avrebbe mai voluto scrivere. Così Legambiente Guidonia inizia una lettera indirizzata al sindaco Eligio Rubeis in relazione ai “fatti che stanno stanno travolgendo il Parco Naturalistico e Archeologico dell'Inviolata e la salubrità ambientale di quell'area, con particolare riguardo alla frazione di Santa Lucia di Mentana”. Un allarme lanciato a fine maggio dalle rilevazioni alle falde acquifere sotterranee fatte dall’Arpa, con concentrazioni soglia di contaminazioni superate per quello che concerne manganese, ferro, nickel e sostanze cancerogene come il dicloroetilene e il  diclorobenzene. “Ma da quel giorno - scrive Legambiente Guidonia - invece dell'avvio immediato di provvedimenti straordinari per la messa in sicurezza del sito e la sua bonifica, invece della ricerca di soluzioni volte a limitare al massimo il danno conseguente, è iniziato il solito teatrino dello scaricabarile tra Comune, Provincia, eccetera. E mentre i politici e gli amministratori ancora discutono su chi deve fare i primi passi, la contaminazione prosegue, le sostanze inquinanti continuano il loro percorso, veicolate dall'acqua. In questo modo si rendono "disponibili" a reazioni chimico/fisiche con l'ambiente biologico circostante, esseri umani compresi".

DOMANDE: Lettera al sindaco della città dell’Aria con la quale l’associazione ambientalista si pone delle domande: “Le associazioni, i comitati e i cittadini si passano in rete le informazioni disponibili che, al momento, sono ancora piene di interrogativi. Esiste un rischio sanitario? Cosa accadrà ora? E' possibile ridurre gli effetti della contaminazione? Come siamo arrivati a tutto questo? Ci sono delle responsabilità oggettive che devono essere individuate? La società civile di Guidonia Montecelio - prosegue Legambiente - per l'ennesima volta, è costretta a guardare in faccia una realtà inaccettabile, con un territorio cannibalizzato, sfruttato, avvelenato, eroso e svenduto, troppo spesso proprio dagli amministartori della cosa pubblica. Non esiste più il dubbio se ciò accade per incapacità o per dolo: evidentemente accade per tutte e due i motivi”.  

FATTI NON PAROLE: Legambiente che conclude chiedendoal sindaco di Guidonia Montecelio l’attuazione di provvedimenti urgenti: “Fermo restando che sono già in atto delle azioni da parte della nostra associazione, invitiamo il Sindaco di Guidonia Montecelio all'adozione immediata di provvedimenti adeguati e competenti, dando subito un segnale di risposta ai cittadini. Invitiamo inoltre Eligio Rubeis a pronunciarsi e a recarsi dai cittadini che si sentono minacciati dalla contaminazione, per far capire loro che, nell'emergenza, il Primo Cittadino è presente ed è dalla parte loro... con i fatti!

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