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Collefiorito Guidonia Montecelio / Via Toscana

Discarica Inviolata a Guidonia: dalla Regione via libera all'ampliamento del sesto invaso

Il via libera alla Ecoitalia 87 'in variante non sostanziale'. Proteste degli ambientalisti. Bertucci: "Evitare che l'Inviolata venga trattata come Malagrotta"

Altra immondizia all'Inviolata di Guidonia Montecelio. La Regione Lazio ha emesso il 30 maggio la determina dirigenziale (n. A04360) che autorizza la Eco Italia 87 del Gruppo Cerroni in 'variante non sostanziale' ad ospitare il conferimento in discarica all'Inviolata di Guidonia per ulteriori volumetrie (27.500 mc) o tonnellate (meno di 25.000) di rifiuti.

AMBIENTALISTI - Dura la reazione del Comitato Risanamento Ambientale (CRA) di Guidonia e del Comitato Popolare Nord- Est Lazio: "Il fatto non è eclatante ed era atteso dai più, in quanto si ritiene 'normale' che una discarica in via di esaurimento possa usufruire di circa il 10% di “bonusmonnezza. Ora, al di là del fatto che all'interno della Determina non si fa cenno alcuno alle - ben noteed ufficialmente conclamate - criticità ambientali riguardanti la caratterizzazione in corso derivante dai valori oltre i limiti di legge nelle acque sottostanti la discarica, il Dipartimento Istituzione e Territorio della Regione Lazio determina altre quantità di rifiuti da conferire nello stesso sito inquinato di discarica, senza tenere nemmeno in considerazione i presupposti normativi “a presidio della tutela ambientale”, ovvero il vigente Dlgs 152/2006. Ma, a guardare bene l'atto regionale, troppe altre cose non tornano".

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE - Sesto invaso che ha ricevuto l'AutorizzazioneIntegrata Ambientale regionale nel 2009, con una volumetria totale approvata di 380.000 mc di rifiuti, ad oggi esaurita. "Ora, la Regione Lazio - prosegue il CRA - su richiesta del proponente, ha approvato in fretta e furia una ulteriore volumetria pari a circa 27.500 mc, che corrispondono a 24.750 tonnellate. Le associazioni locali hanno presentato recentemente in Regione una diffida finalizzata a far rispettare la normativa di riferimento, qualora si configurasse l'ipotesi di avviare una procedura di variante “sostanziale”, vale a dire una nuova A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) con tutte le prescrizioni del caso".

DOMANDE - Comitato Risanamento Ambientale che pone delle legittime domande: "Perché mai il Dipartimento regionale prende a valore di riferimento solo il parametro delle 25.000 tonnellate? Come mai non si tiene conto del parametro “conferimento maggiore di 10 tonnellate al giorno”? Per quale motivo la Determina del 30 maggio prevede la notifica alla sola Amministrazione di Roma Capitale? Ed il Comune di Guidonia Montecelio (luogo ove insiste la discarica), di conseguenza, è a conoscenza di questa importante Determinazione?".

SINDACO RUBEIS - Domande specifiche che  Vorremmo inoltre chiedere al sindaco Rubeis - che obiettivamente è tato responsabile artefice della procedura di caratterizzazione del sito di discarica ed ha spesso conclamato la sua intenzione di chiudere al più presto l'attività di conferimento in discarica - cosa pensa del fatto che la Regione Lazio non tiene in alcun conto i suoi propositi, la sua determinazione, le sue affermazioni?". Inoltre: Dove sono quegli amministratori comunali che parlano di “cultura ambiente diffuso”? E il sindaco e l'assessore di Fonte Nuova che dalla discarica subisce i maggiori danni dove sono e cosa fanno? Accettano passivamente queste imposizioni fumose, contraddittorie, scorrette e con ogni probabilità illegittime della Regione Lazio? Infine, si lascerà anche stavolta che siano le associazioni locali a confrontarsi con la legalità, con le procedure, con i ricorsi?".

REAZIONE POLITICA - Questione che ha visto il capogruppo Pdl al Comune di Guidonia Montecelio Marco Bertucci inviare un lettera aperta indirizzata al Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti per chiedere di rivolgere la massima attenzione alla questione ambientale che interessa l’intero territorio della Provincia ad est di Roma. “La nostra città è vessata – scrive Bertucci - dalla contestuale presenza della discarica dell’Inviolata, di un grande cementificio, di insediamenti industriali ed estrattivi, che se da un lato contribuiscono allo sviluppo economico dall’altro procurano ripercussioni in termini ambientali e socio-sanitarie allarmanti, non solo per la città di Guidonia Montecelio ma per un territorio ben più vasto”.

DATI ARPA - Facendo riferimento ai dati elaborati dall’Arpa, nel sottosuolo della discarica e alle rilevazionidelle polveri sottili che “urlano” chiaramente il prezzo troppo alto pagato da Guidonia Montecelio e dai sui cittadini. “Oggi la nostra città si appresta a vivere una nuova emergenza - continua Bertucci, in riferimento alla richiesta di ampliamento del 10% di volumetria dell’ultimo invaso, oramai colmo, della discarica dell’Inviolata -. Per quanto di propria competenza questa amministrazione sta cercando di migliorare la situazione”. Bertucci fa menzione di tutti i provvedimenti adottati in termini di responsabilità ambientale: bioedilizia, fotovoltaico, mezzi elettrici, tutto stante l’adesione al patto dei Sindaci e in fase di predisposizione dell’Agenda 21.

APPELLO - Capogruppo a Palazzo Matteotti che conclude: "Voglio altresì fare appello – prosegue Bertucci nella lettera aperta - affinché gli intendimenti politici della Regione Lazio ripercorrano quanto tracciato dalla Provincia di Roma, quando il Consiglio approvò all’unanimità una mozione, di cui mi pregio essere stato il promotore e primo firmatario, nella quale era specificato che il cementificio di Guidonia Montecelio non avrebbe avuto le autorizzazioni per bruciare CDR o CSS”.

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