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Guidonia, monologhi senza vagina

Il Sindaco di Guidonia cancella dai manifesti per la festa della donna il titolo dei Monologhi della Vagina. Levata di scudi contro la censura

monologhi-senza-vagina-rtUna ‘pecetta’ per cancellare una parola che potrebbe turbare la sensibilità di qualcuno. Una striscia bianca che in un colpo solo rimuove il titolo dello spettacolo teatrale ‘I monologhi della vagina’  alimentando numerose polemiche e prese di posizione. Succede nel Comune di Guidonia dove i centinaia di manifesti murari affissi per comunicare alla cittadinanza gli eventi in occasione della festa della donna, sono stati censurati da una striscia bianca che cancella il titolo dell’opera di Eve Ensler ‘I monologhi della vagina’, in programmazione il prossimo 19 marzo al teatro comunale Dario Vìttori di Montecelio.

LE PRIME REAZIONI: La prima a segnalare quanto accaduto è stata Rita Salomone, vicepresidente della Consulta delle Donne del Comune: “In una città come Guidonia – spiega in una nota - protagonista di recenti fatti di stupro di gruppo, niente di meno opportuno e democratico poteva essere fatto. Vagina non è una parolaccia è uno spettacolo pluripremiato e rappresentato ovunque che parla delle violenze contro le donne. E’ un fatto gravissimo che lede la libertà e la dignità di ognuno di noi".

UN'ECO CHE ARRIVA IN REGIONE: La notizia si diffonde velocemente, anche in Regione Lazio, levando l’indignazione del consigliere Pd Carlo Lucherini: “Cancellare la parola vagina dai manifesti che pubblicizzano a Guidonia lo spettacolo è un atto di incredibile arroganza oltre che una sorta di  becero oscurantismo degno del medioevo più buio. Davvero non ci sono parole per condannare questo stupido atto, come se vagina fosse una parolaccia”.rubeis_1

LA RISPOSTA DEL SINDACO: Rumors che non sono rimasti indifferenti al Primo cittadino di Guidonia che sempre attraverso una nota ufficiale ha spiegato: “Sarò in prima fila ad assistere ai ‘Monologhi della Vagina’. Ho grande rispetto per il ruolo delle donne nella famiglia, nella società e nel mondo del lavoro. A differenza di altri esimi colleghi della sinistra adopero il principio delle Pari opportunità nella pratica e non nella teoria”.

I MOTIVI DELLA SCELTA: “La consulta – conclude il Sindaco - è un organismo all’interno del quale la stessa dottoressa De Maio ha avallato e difeso, pur non condividendola, la scelta plurale, maggioritaria di mandare in scena I Monologhi della Vagina. Da liberale mi sono però sentito nella condizione di dover garantire altre posizioni e sensibilità, non soltanto interne al centrodestra ma anche al centrosinistra, quelle rappresentate dal
mondo cattolico, anche perché non è monopolio di nessuno la difesa della donna. Il testo in oggetto è rappresentativo d’istanze a difesa delle questioni femminili che mi trovano d’accordo. La violenza sulle donne è una condizione che condanno senza se né ma, qualsiasi strumento possa favorirne l’emersione non può che trovare in me il primo dei sostenitori. Queste non sono tematiche da lasciare alla sinistra. Queste posizioni, se scevre da sovrastrutture ideologiche, appartengono piuttosto alla cultura di ciascuno, anche a quella di una destra moderna che mi sento di rappresentare”.

I MONOLOGHI DELLA VAGINA: “The Vagina Monologues è un'opera teatrale di Eve Ensler. L'opera ha debuttato sulla scena Off-Broadway nel 1996 e ha vinto un Obie Award. I Monologhi sono stati rappresentati in tutto il mondo e una versione per la televisione è stata prodotta da HBO.  L'autrice scrisse i Monologhi per celebrare la vagina, che è descritta come sessualmente superiore al pene, in quanto di essa fa parte il clitoride, considerata la sola parte del corpo umano specificamente ed esclusivamente volta al piacere. Ensler considera la vagina come uno strumento di emancipazione, attraverso il quale le donne possono ottenere una completa femminilità e sviluppare la propria individualità” (tratto da www.wikipedia.it).

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