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Giovedì, 25 Aprile 2024
Guidonia Guidonia Montecelio / Via Pantano

Il basket tiburtino piange la morte di Simone

Guidonia e Tivoli basket con il lutto al braccio per ricordare la morte di Simone Fertuzzi, 21enne di Palombara Sabina venuto a mancare la notte del 27 marzo per un incidente stradale

mazzo-fiori-per-simone-fertuzzi-rtEra una giovane promessa del basket tiburtino. Una passione per la pallacanestro che lo ha accompagnato nel suo ultimo viaggio la notte dello scorso sabato, quando di ritorno da una partita del Guidonia Basket Collefiorito, ha perso la vita tragicamente a bordo della sua Fiat Punto sul cavalcavia di via Pantano, a Guidonia. 21 anni, residente a Palombara Sabina Simone Fertuzzi vantava diverse presenze con il Guidonia Basket Collefiorito, prima di passare a giocare con i cugini della Tivoli Basket in serie D. Un sentimento per questo sport che lo aveva portato assieme ad un amico ad andare a vedere la sera dell’incidente, avvenuto intorno all’1,30 della notte, un match della sua vecchia squadra. Il passaggio all’amico in una località dei Castelli Romani e poi la tragica morte sulla via del ritorno a casa.

IL BASKET GUIDONIA: Ex giocatore della squadra di pallacanestro della Città dell’Aria, la tragica morte di Simone Fertuzzi ha profondamente scosso tutto l’ambiente del basket tiburtino. Una notizia che ha lasciato esterrefatti dirigenti ed ex compagni di squadra, già alla prese con un tragico lutto che aveva riguardato meno di un mese fa un altro ex giocatore della squadra di pallacanestro del Collefiorito, Daniele Rughetti, morto a 33 anni per in un incidente stradale poco distante dal luogo della tragedia di sabato notte.

IL RICORDO SUL WEB: Tra i tanti messaggi di cordoglio per la perdita di Simone anche quello del basket Guidonia, che sul web ha pubblicato una poesia in memoria di Simone Fertuzzi e Daniele Rughetti: "Angeli ragazzi travolgenti, naviganti al sole, polvere e stelle americane che non rivedrò. Angeli che rabbia che mi fate belli da lontano, luce di stelle che mi arriva in mano, quando oramai le stelle non ci sono e c'incontriamo; angeli, cadere mai, ma scivolare sul cielo facendo finta di seguire l'onda che non c'e` angeli che gioia che mi date quando vi rivedo, perchè continuo a non capirci niente e questo è il solo modo, finalmente, d'essere uomo”.

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