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Garbatella: si torna a parlare di via Giorgio Almirante

Proposta shock: nel Municipio delle Fosse Ardeatine l’opposizione chiede di intitolare una strada a Giorgio Almirante, ex direttore della rivista “La difesa della Razza”

Non si capisce se sia una mera provocazione oppure una richiesta seria.

Una richiesta diffusa. Il desiderio di intitolare una piazza o una strada al leader missino, nonostante anche la vedova “Donna Assunta Almirante” abbia più volte ribadito la propria contrarietà, rimbalza da un municipio all’altro. Così, dopo aver tenuto banco per settimane nel territorio del 12, la proposta arriva anche in via Benedetto Croce.

Un secondo tentativo. "Domani, 26 giugno alle ore 10 il Consiglio del Municipio Roma II metterà in votazione di nuovo la Proposta di Risoluzione n. 52 avente per oggetto ‘Intitolazione strada a Giorgio Almirante’ proposta dal  Consigliere Cappiello. Nella seduta del 21 giugno scorso la maggioranza di Centro Destra aveva fatto mancare il numero legale, evidenziando nei fatti una profonda mancanza di condivisione all'interno della stessa compagine di governo” fanno notare Andrea Catarci e Carla Di Veroli, Presidente ed Assessora del Municipio XI.

La storia di Giorgio Almirante. “Alemanno nei mesi scorsi interpellato sull'opportunità di intitolare una strada ad un personaggio controverso come Giorgio Almirante,  si era detto intenzionato ad aspettare la maturazione di una «memoria collettiva» per farne un motivo di ‘unità non di odio’ – fanno notare i due amministratori municipali -  Giorgio Almirante, come molti ricordano, fu il segretario di redazione della rivista ‘ La difesa della razza’, il  quindicinale che tra il 1938 e il 1943 fu l'espressione più diretta del razzismo del regime fascista) caporedattore del "Tevere", periodico distintosi per una campagna antiebraica già prima delle leggi razziali e uno dei firmatari de "Il manifesto della razza" che aprì la strada alla legislazione razziale in Italia.  Gli anni della R.S.I. furono gli anni della deportazione degli ebrei italiani nei campi di sterminio nazisti e gli scritti di Almirante diedero un grande contributo all'attuazione delle persecuzioni. Firmò inoltre il bando di fucilazione dei giovani italiani che rifiutavano di arruolarsi nell'esercito della RSI per combattere contro i nazisti" proseguono impietosi Catarci e Di Veroli, nel ricordare le storiche gesta del leader missino. 

La memoria ed il territorio. "Proprio perché riteniamo  che la memoria debba sempre essere mantenuta in vita, e il  nostro Municipio ospita sul proprio territorio luoghi cari alla storia della città di Roma e del Paese tutto, come il Sacrario delle Fosse Ardeatine e Piazza Caduti della Montagnola, non sembra esistano  le condizioni e i contenuti valoriali degni di memoria per le nuove generazioni tanto da proporre un personaggio come Giorgio Almirante per l'intitolazione di una strada, soprattutto a Roma." – concludono l’Assessora alle Politiche della Memoria Carla Di Veroli ed  Andrea Catarci, Presidente del Municipio Roma XI.
 

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