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Venerdì, 19 Aprile 2024
Garbatella Garbatella / Via Giuseppe Libetta

Ostiense: boxe e fotografia sono un binomio indissolubile

Premiati fotografi ed aspiranti tale, nel corso dei Campionati Italiani Elite che si sono svolti alla Caserma Gelsomini della Polizia di Stato. Primo premio,nella categoria aspiranti,ad un allievo di Officine Fotografiche

Ci sono pugni che arrivano veloci come saette, viaggiando ad una velocità tale che è anche difficile riuscire ad immortalarli.

IL PUGNO FANTASMA - Classico fu il caso del “pugno fantasma” con il quale Muhammad Alì  abbattè Sonny Liston, nella match di rivincita che si svolse nel 1965. Rivedendo più e più volte quel colpo al rallentatore, ci si può ragionevolmente convincere che in realtà, il cazzotto, venne sferrato  da Alì con una tale rapidità, e ad una distanza talmente ravvicinata,  che sarebbe stato decisamente impossibile coglierlo attraverso uno scatto fotografico. Di quell’incontro, organizzato dal futuro milionario Bill McDonald, rimane infatti impressa un’altra immagine, quella di Muhammad Alì che, incitando il suo avversario a rialzarsi da terra, gli ordina di riprendere il combattimento.

LA VELOCITA' DEI PUGNI E DEGLI SCATTI - Quell’immagine, venne scattata da Neil Leifer, un professionista che ancora oggi ricordiamo, nonostante avesse partecipato a numerosi altri incontri del campione, per quello scatto lì, con Liston crollato a terra e l’avversario che gli intima di rialzarsi.In effetti, oltre ai pugni che viaggiano alla velocità di saette, ci sono anche certi scatti che, per la rapidità con cui vengono eseguiti, restano immortalati nella memoria collettiva per sempre. 

SCATTI A BORDO RING - Quasi a voler esprimere una forma di contiguità, tra la potenza fisica dei cazzotti e quella immaginifica delle fotografie, è stata di recente realizzata una mostra, dal titolo “Scatti da Bordo Ring”. "Il concorso  ha avuto la finalità di promuovere la disciplina pugilistica attraverso l’arte della fotografia – si legge sul sito di Officine Fotografiche, che l’ha promosso - e di valorizzare l’opera di fotografi appassionati del bordo ring, avvicinando al mondo dello sport anche i giovani  che aspirano a diventarlo”. La premiazione, è avvenuta in occasione delle Finali dei Campionati Elite  che si sono tenute, domenica 16 dicembre, nella Caserma S. Gelsomini della Polizia di Stato.

LA PREMIAZIONE E L'AUSPICIO - La giuria, composta da diversi giornalisti e presieduta da Emilio D’Itri, ha premiato per la categoria “aspiranti fotografi”, Adriano Bellucci, di Officine Fotografiche, che ha immortalato, come si legge sul sito sempre della scuola di via Libetta,  un  “bianco e nero raffigurante il confronto tra un pugile ed il suo allenatore, un dialogo di sguardi intensi che condividono l'adrenalina del ring”.  L’augurio è che questa immagine possa, per l’aspirante fotografo, “pungere come un’ape” e colpire con la stessa forza dei colpi sferrati da Alì. Colpi che  non sarebbero mai rimasti  così impressi, nella memoria collettiva, senza il prezioso contributo dell’allora giovanissimo fotografo indipendente Neil Leifer.

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