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In viale Leonardo Da Vinci monta la protesta: "Lavori stravolgono la viabilità"

Nella strada principale del quartiere San Paolo c'è chi è contrario agli interventi di rifacimento del viale partiti lo scorso gennaio. L'assessore Gasperini: "Disponibile a chiarimenti"

Posti auto che se ne vanno senza alternative per residenti, studenti dell'università e lavoratori degli uffici di zona, i cassonetti che vengono avvicinati troppo al marciapiede, le stradine laterali spesso utilizzate per il carico-scarico merci eliminate. Le questioni che i cittadini di viale Leonardo Da Vinci contestano sono diverse. A gennaio sono partiti i lavori di rifacimento del tratto di strada compreso tra via Silvio d'Amico e via Valeriano. Il progetto però sta alimentando qualche malcontento. Anche perché nessuno si è preoccupato di avvisare la cittadinanza se non a cantiere già partito. 

"Da quello che abbiamo appreso, questo tratto subirà le stesse modifiche della parte che va da via Valeriano a Largo Leonardo da Vinci, quindi un camminamento centrale con alberi e parcheggi a spina e due vie separate per i due sensi di marcia" spiega Alessio, commerciante di zona. "Di fatto il numero dei parcheggi viene drasticamente ridotto e la doppia fila in questo modo viene regolarizzata" in corrispondenza delle vasche degli alberi, con intoppi continui per gli autobus e i camion che sostano per il carico-scarico merci. 

Il progetto di rifacimento poi prevede che vengano eliminate le stradine laterali. In quel tratto di viale, in pratica, per ogni senso di marcia ci sono due carreggiate, quattro in totale, ma nessuno è mai lamentato. "Ci è stato spiegato dal municipio durante un incontro avvenuto a inizio febbraio che si tratta di unicum e che bisogna entrare in un'ottica di modernizzazione, ma le stradine laterali erano un vantaggio per tutti" spiega ancora Alessio. "Per i negozianti si permette lo scarico ed il carico di merci o bambini, a seconda dell'attività, in sicurezza e senza ingolfare il traffico principale". Un elemento positivo per gli stessi negozianti, lontani dal caos della via centrale con passaggio di autobus, furgoni, camion e automezzi vari. Senza contare chi ha tavoli all'aperto e beneficia più di altri della distanza da traffico e doppie file. 

Ma quel che più agita il territorio è lo scarso coinvolgimento dei cittadini nel progetto. Che non è quello approvato con il bilancio partecipativo del 2018. "È un peccato che il municipio non abbia considerato l'importanza del coinvolgimento dei cittadini e ci dispiace. Avrebbero potuto accontentare tutti se solo ci fosse stato un confronto con le realtà del quartiere" spiegano dal comitato di quartiere Insieme per San Paolo. 

"Abbiamo provveduto a incontrare i commercianti e rappresentanti di cittadini sul posto" dichiara l'assessore ai Lavori pubblici Luca Gasperini, raggiunto telefonicamente da RomaToday. "Abbiamo spiegato il cantiere, insieme al direttore dei lavori, abbiamo dato tutte le delucidazioni del caso e ci siamo resi disponibili per ulteriori chiarimenti. Ci sono negozianti che invece sono contenti di quello che stiamo facendo". Per domani i contrari hanno convocato sul posto l'ex assessore ai Lavori pubblici, oggi capogruppo M5s in Campidoglio, Linda Meleo, per un sopralluogo.

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