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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Marconi, topi e piccioni morti. Gli studenti del Platone sono in agitazione

Gli studenti del Liceo Platone di via Nistri sul piede di guerra, per le condizioni igieniche in cui verserebbe la loro scuola. Rocca: "E' un'indecenza costringere i nostri studenti a studiare nel degrado"

Cresce il malcontento degli studenti del Liceo Platone. In mattinata, si è svolta una contestazione per le condizioni in cui verserebbe l'edificio di via Nistri, in zona Marconi. “Topi, escrementi, piccioni morti, scarafaggi e diversi problemi strutturali, sono i motivi alla base della protesta messa in atto questa mattina dagli studenti del Liceo” ha fatto sapere Federico Rocca, responsabile degli enti locali di Fratelli d'Italia.

LA PROTESTA - Nel dettaglio, l'ex Consigliere capitolino fa sapere che “Gli studenti sono stanchi di dover studiare in queste condizioni hanno voluto manifestare pubblicamente tutto il loro malessere. Purtroppo  non hanno ancora avuto modo di confrontarsi con la Preside che  - spiega Rocca - questa mattina ha preferito entrare dal retro piuttosto che fermarsi a parlare con i suoi studenti, pertanto, nessuno sa se è già stato richiesto un intervento di derattizzazione e disinfestazione”.

SPORCIZIA E DEGRADO - In generale, il responsabile degli enti locali di Fratelli d'Italia fa notare come sia “un'indecenza costringere i nostri ragazzi a studiare nel degrado e nella sporcizia, esponendoli anche al rischio di malattie infettive, poiché tutti dovrebbero sapere la pericolosità rappresentata da topi e piccioni in quanto portatori di diverse malattie. Auspico che gli organi competenti mettano subito in atto tutte le iniziative necessarie per risolvere quanto prima il problema, consentendo così agli studenti di poter tornare in una scuola quanto meno decente e adeguata”.
 
L'IMMOBILISMO - Sullo stato in cui si trovano alcune scuole pubbliche della Capitale, anche il movimento di Aurora Boreale, ha rilasciato una valutazione: “Quasi tutti gli istituti della Capitale nei quali stiamo girando, versano in queste condizioni e in ogni scuola registriamo il totale immobilismo delle istituzioni, tra mancanza di fondi e scarsa attenzione chi ne fa le spese sono gli studenti, stanchi ed esausti di dover studiare in luoghi fatiscenti”.

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