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San Paolo Garbatella / Via Costantino

Piazza Navigatori, lo scempio è colpa dei costruttori: “Mancano 20 milioni di opere”

A distanza di 11 anni dalla Convenzione stipulata con il Comune, i costruttori non hanno corrisposto i 20 milioni di euro concordati in opere pubbliche. Il Municipio sollecita una decisione: "O le opere, oppure l'acquisizione degli edifici costruiti"

Non si vede luce. Un paradosso, visto le tante finestre che caratterizzano gli edifici realizzati tra Piazza Navigatori e via Costantino. Eppure la questione sembra arenatasi. La Convenzione urbanistica siglata tra Comune ed una cordata di soggetti privati, non è stata rispettata. E sono già passati undici anni, dalla firma degli accordi.

LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO - Le conseguenza del mancato rispetto di quanto nel 2004 era stato pattuito, ricadono tutte sulle spalle del Municipio. “Continuano ad esserci parti incompiute, ed altre utilizzate impropriamente” ricorda subito il Presidente Catarci. Il riferimento, in quest’ultimo caso, va all’edificio su Piazza dei Navigatori che viene fruito dalla Confcommercio. “Noi abbiamo presentato un’intimazione di sgombero, circa un anno fa. E lo abbiamo fatto perché c’è anche una sentenza del Consiglio di Stato che afferma come, nella sostanza, quell’utilizzo sia improprio. E questo perché andava prima fatta rispettare la Convenzione”.

IL DEGRADO DEL BIDET - L’edificio di piazza dei Navigatori, attualmente utilizzato dalla Confcommercio,  è l’unico che versi in buone condizioni. Il resto del complesso, come abbiamo documentato, è stato già in parte saccheggiato. Sul versante di San Paolo poi, le cose non vanno meglio. Il “bidet”, che doveva ospitare un lussuosissimo albergo è sorvegliato da una sola guardia giurata, ma dalla recinzione colabrodo è facile entrare, eludendo la sorveglianza. Il Municipio ha più volte richiesto la sistemazione del perimetro, ma anche in questo caso, le indicazioni dell’Ente di prossimità non sono state particolarmente recepite.

IL PATRIMONIO DA ACQUISIRE - Noi diciamo una cosa semplice – ci ricorda Catarci – la Convenzione prevedeva quasi 20 milioni di opere da realizzare per il territorio? Bene. Poiché non è stato fatto nulla, allora dobbiamo concludere che o si inverte la rotta, e vengono quindi costruite le opere richieste. Oppure ci dev’essere l’acquisizione al Patrimonio pubblico delle strutture edificate, fino ad arrivare a questi 20 milioni. A partire dall’albergo di via Costantino, che a naso è quello più facile da riconvertire. Però di queste cose, dovrebbe occuparsene l’avvocatura Capitolina – chiosa Catarci – che ha in organico risorse umane più che sufficienti per affrontare la questione. Dopotutto – conclude il Presidente del Municipio – parliamo di 20 milioni di euro”.

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