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San Paolo San Paolo / Via Alessandro Severo

"L'ex deposito Atac di San Paolo torni ai cittadini ed ospiti eventi culturali"

Scettica l'opposizione, Foglio (FI): "E' evidente che deve tornare a vivere ma prima di fare proposte vediamo anche i costi"

La partita sul futuro dell'ex Deposito Atac di via Alessandro Severo non è ancora chiusa. L'ipotesi di una sua eventuale cartolarizzazione si scontra col desiderio di restituire il bene al territorio. Un'opzione quest'ultima che mette d'accordo maggioranza ed opposizione. Tutta da chiarire resta invece la modalità con cui raggiungere lo scopo.

LA RIQUALIFICAZIONE TARDA AD ARRIVARE - A seguito di un sopralluogo avvenuto in mattinata il Presidente Catarci è tornato a ragionare sul futuro dell'ex deposito. "Abbiamo ribadito una volta ancora che la splendida struttura non può essere lasciata a sgretolarsi in attesa di un progetto di riqualificazione che tarda a venire e che comporta cambi di destinazione d'uso e misure urbanistiche, ovvero orizzonti lunghi e passaggi da discutere.  Dai tempi ormai lontani in cui si scelse di sgomberare un'occupazione socio abitativa – ha ricordato Catarci – si sono alternati negli spazi cassonetti per immondizia, mezzi da rottamare, pile di documenti d'annata, residui vari, nel progressivo disfacimento di mura ed impianti".

UN POLO PER EVENTI E CULTURA - L'Ente di prossimità, temendo il disfacimento dell'imponente struttura di via Alessandro Severo, getta il cuore oltre l'ostacolo. "Siamo tornati a proporre di utilizzare l'ex deposito in forma temporanea per eventi e cultura, previa messa in sicurezza per la praticabilità, a partire dalla volontà espressa dalla Fiera di Bergamo di portare a Roma 'Creattiva ', una interessante iniziativa sulla creatività, e di effettuare i lavori indispensabili. L'ex deposito -ha concluso il Presidente Catarci -  va restituito subito ad uso pubblico e poi riqualificato privilegiando gli interessi della collettività e non la consueta attitudine a far cassa".

RIQUALIFICAZIONE E  REALISMO - L'idea relativa alla restituzione del bene alla cittadinanza, è condivisa anche dal Capogruppo municipale di Forza Italia Simone Foglio. "L'immobile, lasciato in quello stato, rappresenta uno scandalo. Io ci sono legato anche sul piano emotivo, poichè ho passato la mia infanzia nella sua enorme mensa aziendale, dove pranzavo con mio padre tra i tanti poster dei calciatori giallorossi appesi alle pareti. Tutta la zona, da quando il deposito è stato trasferito a Tor Pagnotta, ha subito una trasformazione. A ridosso della rampa c'erano diversi negozietti ed oggi vedere la porta di Mimmo il barbiere che rimane chiusa, mi mette  un po' di malinconia. Dunque – incalza Foglio – l'ex deposito deve certamente tornare a vivere. Come, ce lo diranno i cittadini in base ai programmi che presenteranno i futuri candidati Sindaco. Però una cosa va evitata: i proclami a vuoto. Si vuole metterlo in sicurezza per organizzare eventi? Benissimo – conclude Foglio – mi chiedo però se sia stata fatta una stima dei costi e se ci sono i fondi per farlo. In caso contrario, rimangono soltanto delle proposte propagandistiche. Invece servono proposte serie. A San Paolo non vogliamo un altro attrattore di degrado".

San Paolo: ex deposito Atac. Foto di A. Catarci

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