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San Paolo Montagnola / Via Benedetto Croce, 50

Opere pubbliche Municipio VIII: i progetti di riqualificazione ammuffiscono nei cassetti

A fronte dei fondi stanziati per le opere pubbliche dentro le mura, ci si appella al Campidoglio, chiedendo di investire sulle periferie, perchè negli uffici municipali ci sono "progetti fermi e impolverati"

Il milione di euro messo a disposizione dei Municipi per il 2015, è già stato impegnato per strade e manutenzione scolastica. Ora, per realizzare le altre opere pubbliche di cui i territori avvertono la necessità, servirebbero nuove risorse. Un tema che riguarda tutta la città, ma di cui si è fatto interprete il Municipio VIII.

IL CENTRO E LE PERIFERIE - L’appello del Presidente Catarci, nasce dall’aver constatato che ci sono “oltre 13 milioni di euro finalizzati a realizzare, entro il 2016, opere pubbliche nei quartieri del Centro storico, dall’Esquilino all’Aventino ”. La notizia, a seconda che ci si trovi dentro o fuori le mura, sortisce una diversa lettura. Per quanto riguarda il Municipio VIII, le conclusioni a cui si arriva, sono stringenti. “Con la stessa dedizione si individuino risorse da destinare a tutti gli altri territori della città, bisognosi di ammodernamenti strutturali e infrastrutturali come e più di quello del Centro storico.”

LE OPERE ED IL TERRITORIO - Nel territorio, le sofferenze sono notevoli. Ci sono piste ciclabili progettate e mai realizzate, come quella che dovrebbe portare dal Ponte Spizzichino alla dorsale della Colombo. Vi sono strade e marciapiedi da rifare. Edifici pubblici che necessitano di ristrutturazioni. C’era anche un fondo nei Piani Investimenti municipali per le  nuove opere e òer le manutenzioni straordinarie, ma sono stati impiegati,  “per la manutenzione scolastica ed il rifacimento delle strade, vista la cronica emergenza dei due settori in questione”.

I PROGETTI NEI CASSETTI - In assenza di risorse, “fermi e impolverati nei cassetti degli uffici municipali”  restano molti progetti di recupero e di riqualificazione. Su tutti il bidet di San Paolo, la piscina di Valco San Paolo, l'ex fiera di Roma. Ma ci sarebbe anche, ragionando più nel micro, l'ex Dazio di Via Ardeatina e quello, volendo di via Appia Nuova. Si tratta di beni che non sono di competenza municipale, ma su alcuni di questi l'Ente municipale ha realizzato dei progetti coinvolgendo anche i cittadini, come nel caso dell'ex Fiera di Roma o della piscina di Valco San Paolo. Oppure ha investito (ex Dazio via Ardeatina) e non ha ottenuto quanto sperato. Spesso sono mancati i permessi, altre volte la volontà politica. Per tutte queste ragioni si chiede “la possibilità, nell’ordinaria e in deroga a quel Patto di stabilità che spesso impedisce di spendere persino i fondi disponibili, di mettere mano a quella riqualificazione urbana tanto auspicata quanto necessaria. Altrimenti – conclude il ragionamento il Minisindaco - si rischia di aprire un divario sempre più profondo tra le condizioni di vita all’interno delle Mure Aureliane, dove la popolazione residente è in continua diminuzione,  e il resto della città”.

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