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San Paolo San Paolo / Lungotevere Dante

Baraccopoli sul lungotevere: contro il degrado si punta sulle associazioni del territorio

Lungotevere Dante, appena bonificata, verrà affidata in custodia temporanea alle associazioni del territorio. Maltese (Protezione Civile Gruppo Sommozzatori): "Bene, é quello che proponiamo da anni"

L’attesa bonifica di lungotevere Dante è arrivata. L’abbandono di rifiuti, prodotti dagli occupanti di una baraccopoli, è cessato. Un risultato atteso, ed ora "il Municipio VIII - ja annunciato il Minisindaco Paolo Pace - farà di tutto per evitare che torni ad essere crocevia di illegalità e discarica a cielo aperto”.

LA BONIFICA  – Per l’operazione, condotta il 4 novembre,  sono scesi in campo “Regione, AMA, Polizia Fluviale, Locale e Idraulica ex ARDIS. Non meno importante – annuncia Paolo Pace – è stato il contributo dell'Associazione di Volontariato Protezione civile fluviale e tutela ambientale G.S.S., che ha fornito alle forze impegnate nell'operazione i mezzi nautici” . Tutti insieme hanno operato “per il recupero e il ripristino dei luoghi e per eliminare tutto il materiale abbandonato”.

LA PROMESSA - “L'ingente quantità e varietà di rifiuti accumulata nell'area golenale dagli occupanti abusivi, che vi avevano 'edificato' una vera e propria città della ricettazione, rappresentava un serio pericolo per la cittadinanza e il furto di un'area naturale sottratta alla comunità”. Per ovviare a questo fenomeno  “La Regione, in accordo con il Municipio VIII – fa sapere Paolo Pace - affiderà l'intera area in custodia temporanea ad associazioni del territorio fino alla sua definitiva configurazione di riserva ambientale”.

A SERVIZIO DEL TEVERE - Soddisfatto per l’esito dell’iniziativa Claudio Sisto, il Presidente dell’Associazione di Protezione Civile G.S.S. “Io mi sono provocatoriamente autoproclamato il Sindaco del Tevere – scherza il volontario del Gruppo Sommozzatori – Noi, come associazione, lavoriamo per il bene del fiume, monitorando e denunciando tutti i giorni le situazioni che ne minacciano la salute. Abbiamo una concessione che teniamo come un gioiello – ricorda Claudio Sisto –  e sono anni che cerchiamo di far capire ai Presidenti dei Municipi attraversati dal fiume, ma anche ai Sindaci che si sono succeduti alla guida della Capitale, che la strada da seguire è quella dell’assegnazione delle rive alle associazioni. Ben venga quindi che si apra alle altre realtà del territorio, significa che, la nostra battaglia, sta finalmente facendo breccia”.

Lungotevere Dante: l'area bonificata

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