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"A Roma Tre i senza fissi dimora usano i bagni per lavarsi e rasarsi"

Nel mirino le diverse facoltà dell'Ateneo. La denuncia arriva da Federico Casali Consigliere degli Studenti, iscritto a scienze politiche

E' periodo di esami universitari e le università pullulano di studenti. Ma insieme alla tensione degli esami, i ragazzi delle diverse facoltà di Roma Tre si trovano ad affrontare un altro 'scoglio': quello dei furti. La questione in realtà non è nuova, è iniziata infatti insieme all'anno accademico.

I FURTI - "Da ottobre arrivano continue segnalazioni da parte di giovani. Questi sono vittime di furti all'interno della nostra Università", ha sottolineato Federico Casali Consigliere degli Studenti 'Plus ultra', iscritto a scienze politiche . In particolare, come ci ha raccontato Casali, gli oggetti spariscono prevalentemente dalle automobili parcheggiate nei pressi delle facoltà. Non vengono però risparmiate nemmeno quelle sistemate vicino lo Stadio Alfredo Berra, dove si tiene il Campionato di Calcio a 11 Interfacoltà.

ALTRI EPISODI SGRADEVOLI - In realtà i furti sono solo una parte degli episodi sgradevoli che l'Università ospita. "Le persone senza fissa dimora", ha continuato il Consigliere studentesco, "si mettono davanti ai distributori automatici e importunano i ragazzi. Hanno poi cominciato a utilizzare i bagni dei Dipartimenti per lavarsi e rasarsi".

LA FACOLTA' DI INGEGNERIA - Il problema è generalizzato. Come ha sottolineato ancora Casali, le segnalazioni arrivano un po' da tutte le facoltà. I furti riguardano Scienze Politiche, Giurisprudenza e persino i bar dell'Ateneo. La più colpita è comunque Ingegneria. "Qui la questione è diventata problema ormai insostenibile", ha continuato il Consigliere, "tanto che un paio di settimane fa c'è stato un incontro con il Rettore".

I PROVVEDIMENTI - Per il momento si sono allertare le Autorità competenti. "Puntualmente giriamo queste segnalazioni all'Ateneo e alle autorità competenti senza però veder prendere dei provvedimenti volti a garantire la sicurezza e l'incolumità della comunità studentesca", si legge in una nota di Casali.

Adesso si punta a coinvolgere anche il Municipio e il Comune perchè si prendano provvedimenti seri. Si sono inviate segnalazioni a chi di dovere. "Se tra qualche tempo le risposte non dovessero arrivare, si organizzeranno altre iniziative". Probabilmente con l'inizio del nuovo anno accademico.

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