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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Grottaperfetta: sull’ I 60 i costruttori chiedono maggiori cubature

Cambi di destinazione d'uso, e più cubature, fino a 12mila mc per l'operazione più contestata dell'Ardeatino. Catarci: "Noi siamo contrari all'applicazione del Piano Casa sull' I 60"

C’è un vecchio adagio, molto praticato in tempi di crisi, che semplicemente ricorda come “al peggio non ci sia mai fine”. In queste ultime ore, ai tanti residenti contrari all’edificazione dell’I 60, questo modo di dire starà risuonando nelle orecchie.

ANCORA CEMENTO - Sì perché, anche se era già una voce diffusa, ora c’è una certa ufficialità rispetto al fatto che “da alcuni dei costruttori interessati sono state presentate nuove richieste di applicazione del Piano Casa, relativamente ad altrettanti comparti del piano urbanistico Grottaperfetta ‘I-60’ – fa sapere il Presidente Andrea Catarci,in una nota congiunta con l’Assessore all’Urbanistica Massimo  Miglio - In alcuni casi si chiedono cambi di destinazione d’uso da non residenziale a residenziale, in altri l’aumento delle unità immobiliari, stimabile in circa 12.000 metri cubi”.

NO AL PIANO CASA - Ma per fugare ogni dubbio, Catarci immediatamente aggiunge che  "La maggioranza di centro sinistra al governo del Municipio Roma VIII esprime la propria ferma contrarietà all’applicazione del Piano Casa per l’I-60. Se lo spirito originario della legge era davvero di consentire ai comuni cittadini di realizzare piccoli cambiamenti abitativi, nelle operazioni riguardanti compendi immobiliari medi e grandi ne è evidente lo stravolgimento: lì serve per aumentare le cubature ed aggiungere altro cemento dove ce ne sta già fin troppo”.

UN'ANOMALIA REGIONALE - “La Giunta Zingaretti, nell’ambito della recente rivisitazione della norma, ha limitato il calcolo degli aumenti di cubatura alle parti non residenziali. Ma non basta: viene da chiedersi perché il Lazio debba continuare ad essere, in dissonanza con quanto indicato dalla Conferenza Stato-Regioni, l’unica Regione ad elargire incrementi di  cubature sulla base di soli diritti edificatori. Insomma, dopo il primo passo già fatto è necessario, in tempi brevi, neutralizzare del tutto quel micidiale strumento che il centro destra dell’ex Presidente Polverini ha messo a disposizione dei costruttori”.

LO STRUMENTO DEL PIANO CASO - Il tentativo di ricorrere al Piano Casa, tuttavia, non è una novità per i costruttori che stanno operando nel territorio Municipale.“Non è un caso che si tenti di ricorrere al Piano Casa in varie trasformazioni urbane, all’ex Fiera di Viale Colombo, all’ex Consorzio agrario di Via del Porto Fluviale e all’I-60 di Via Grottaperfetta, solo per citarne alcune localizzate nel Municipio Roma VIII che rischiano di comportare, rispettivamente, circa 60 mila metri cubi, circa 5000 metri cubi e circa 12 mila metri cubi in più” Valuta Catarci.

DISUGUAGLIANZE SOCIALI - “E’ insopportabile poi  l’ulteriore favore alle grandi imprese di costruzione recentemente concesso dal Governo, che ha esonerato dal pagamento dell’Imu le unità immobiliari invendute, sino alla loro vendita o locazione. Quindi a pagare sono solo i comuni cittadini tartassati. L’effetto di questa regalia è che alla speculazione edilizia, già di per sé ingiustificata visto che il mercato non richiede ulteriori edificazioni, stando alla quantità di invenduto che si riscontra nella nostra città, si aggiunge quella finanziaria esentasse: ne consegue l’irragionevole incentivazione alla costruzione di unità immobiliari. Non stupisce pertanto come il 10% della popolazione detenga la metà del patrimonio nazionale!”. Un dato che poi, a Roma,rappresenta un paradosso ormai cristallizzatosi nel tempo. Non dimentichiamoci che la nota constatazione del Sindaco Altan, per cui la Capitale “è una città di case senza gente e di gente senza casa”, recitata nella seconda metà degli anni Settanta,è ancora validissima.

CONTRARI - “Il Municipio Roma VIII intende promuovere ogni azione di protesta istituzionale e nel territorio per scongiurare tali aumenti di cubature, a cominciare dalla questione dell’I60 su cui si è già chiesto più volte la diminuzione delle stesse e su cui sarà convocato a breve un Consiglio” promettono Andrea Catarci e Massimo Miglio.

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