Cristoforo Colombo: il Polo Natatorio affoga nelle difficoltà economiche
Risolte le difficoltà giudiziarie, permangono i problemi economici alla base della stagnazione in cui versa il cantiere del Polo Natatorio. I lavori nella struttura, affidata in concessione alla Polisportiva Città Futura, sono fermi da anni
Qualche settimana fa, curiosando nell’area di cantiere vicino alla ex Fiera di Roma, avevamo notato le condizioni di abbandono cui versa l’area attigua, in via dei Georgofili.
UN CANTIERE ABBANDONATO. A dispetto delle indicazioni riportate sul cartellone, l’opera sembra lontana dal suo completamento, a suo tempo previsto per i Mondiali di Nuoto del 2009. E probabilmente anche i costi che una scritta sbiadita attesta attorno ai 4,4 mln di euro, devono esser levitati. Dopo tre anni le infrastrutture, lasciate in stato di abbandono, si deteriorano, e servono più investimenti per ripristinarle o addirittura sostituirle.
LO SCANDALO SUI MONDIALI DI NUOTO. Abbiamo parlato della situazione di questo Polo Natatorio con il Presidente Andrea Catarci, col quale recentemente ci siamo confrontati anche sull’altra struttura, ferma da tre anni, che doveva esser realizzata a ridosso del lungotevere Valco San Paolo. “I lavori nell’impianto della Polisportiva Città Futura sono stati bloccati nell’ambito dell’inchiesta dei mondiali di nuoto, anche se poi in Cassazione la Polisportiva ha visto riconosciute le proprie ragioni – chiarisce immediatamente Catarci .- La problematica principale per cui gli venivano contestate una serie di irregolarità era la natura pubblica dell’impianto in concessione. Come di norma avviene, il Comune rilascia una concessione ultra decennale ad un privato, su suolo pubblico, con l’accordo che prima o poi rientri nel possesso delle proprietà del Comune” spiega il Vicesindaco.
LAVORI INTERROTTI E CRISI ECONOMICA. Risolti i problemi legati al rilascio della concessione, i lavori non sono mai ripresi. “Ormai è passato più di un anno dalla sentenza della Cassazione – conferma Catarci – ma da allora la società non ha più avuto la forza economica per riattivare l’operazione. Sono stati fermi per tanto tempo, i lavori già fatti come la piscina, a buon punto, si sono deteriorati e necessitano di essere rifatti, insomma ci sono tante motivazioni alla base delle attuali difficoltà. Indirettamente ho saputo - ci confida il Presidente del Municipio XI - che stanno pensando di alienare pezzi di quell’operazione per poterne completare almeno una parte. Queste sono problematiche della polisportiva, che poi però vengono pagate da tutto il territorio, perché lì c’è un cantiere in stato di abbandono. Ovviamente la polisportiva, a sua volta, ha ragione, si trova nella condizione di aver speso dei soldi e di aver ottenuto soddisfazione dalla Cassazione. Ricordo anche un’azione eclatante del suo Presidente, Fabio Cantoni, che salì sul cantiere per chiedere più attenzione al Comune di Roma, al Credito Sportivo ed a tutte le realtà interessate – rammenta Catarci, che aggiunge - Ma ora, indubbiamente, servono altri soldi per completare quell’impianto”.
Il risultato è che, ad oggi, sulla Cristoforo Colombo si affaccia un cantiere di cui non si riesce a venire a capo. A pochi passi dall’ex Fiera di Roma, la cui opera di riqualificazione è ancora sulla carta, il timore è che, nel volgere di pochi anni, l’automobilista da una parte, il residente dall’altra, si troveranno di fronte a due giganteschi ruderi. Nel caso del Polo Natatorio, un rudere affogato in un mare di problemi.