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Riva Ostiense: sotto al Gasometro spunta una preoccupante macchia oleosa

La Protezione Civile, impegnata in una ricognizione sul Tevere dopo l'acquazzone di venerdì pomeriggio, ha intercettato una chiazza sospetta. "Era lunga quasi 800 metri. Abbiamo subito avvisato l'Ardis ed il Comune"

Una macchia enorme, d'un colore più scuro rispetto al limaccioso marrone del fiume, ha attraversato il Tevere nelle prime ore del pomeriggio. L'acquazzone abbattutosi sulla Capitale, si era da poco consumato. Anche se è difficile stabilire se, tra i due fenomeni, vi sia una connessione.

IL SOPRALLUOGO - "Eravamo scesi in acqua, per fare una ricognizione – ci spiega Claudio Sisto, Presidente del Coordinamento GSS Protezione Civile – qui sul Tevere, ci sono molti insediamenti che si sono riformati, nei quali ono presenti anche tanti bambini. Il fiume con la pioggia che ha fatto si era ingrossato, ed eravamo quindi andati a controllare che non ci fossero stati danni o situazioni di pericolo, per queste persone".

LA SORPRESA - Il giro di perlustrazione del Gruppo Sommozzatori della Protezione Civile, ha sortito un effetto insperato. "Non abbiamo notato problemi negli insediamenti, però ci siamo accorti di una grossa macchia d'olio. Diciamo che la prima sensazione è stata quella di annusare del cherosene. Poi l'abbiamo vista. Ci trovavamo sotto al Ponte di Ferro, diciamo all'altezza del Gasometro. Ed era una chiazza oleosa lunga quasi 800 metri. Abbiamo avvisato l'Ardis e la Protezione Civile del Comune che devo dire si è subito attivata – riconosce Sisto – a cosa fosse dovuta quella chiazza non lo so. Forse la pioggia ha trascinato in acqua qualcosa che era sulle sponde del fiume. Ma sinceramente  - ammette il Presidente del GSS - non saprei che ipotesi avanzare". 

Tevere: una preoccupante macchia oleosa

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