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Ostiense, migliaia in piazza contro regime di Assad. "Fine dei massacri"

Il corteo, partito dalla Stazione Ostiense, ha attraversato le strade della città. "Non chiediamo un intervento militare straniero, ma l'apertura immediata di corridoi umanitari per assistere la popolazione"

Siriani, egiziani, algerini, arabi residenti in Italia hanno sfilato per le strade della capitale chiedendo una svolta democratica in Siria e soprattutto la fine delle stragi dei civili. In migliaia sono scesi in piazza a Roma in nome della libertà dal regime di Assad, e chiedendo assistenza umanitaria e la fine dei massacri. Tanti dunque, sono quelli giunti da ogni parte della Penisola e che hanno partecipato al grande corteo organizzato dal Consiglio Nazionale siriano in Italia a sostegno dell'opposizione al governo di Damasco. La manifestazione è partita in tarda mattinata dalla Stazione Ostiense.

"Sia ben chiaro: non chiediamo un intervento militare straniero, ma l'apertura immediata di corridoi umanitari per assistere la popolazione", ha sottolineato Bilal Breigheche, portavoce della Coalizione nazionale a sostegno della rivolta siriana e membro del Cns. "La situazione è drammatica, Homs subisce i bombardamenti dell'esercito per il 16/0 giorno consecutivo e ora anche Palmira è assediata", ha aggiunto Breigheche nel corso della manifestazione, alla quale hanno aderito la Cgil e diverse altre associazioni italiane, tra le quali Articolo 21 e Tavola della Pace. Una miriade di striscioni inneggianti la rivolta ha guidato il corteo. "Assad ci uccide con le armi russe", "Homs urla aiuto", si leggeva su alcuni dei cartelli esposti dai dimostranti che tra cori contro "l'assassino Assad" e centinaia di bandiere dell'opposizione hanno più volte urlato: "Da Roma alla Siria, siamo con voi". (Fonte Ansa)

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