Dismissioni immobili comunali: il Municipio VIII vuole essere coinvolto

L'alienazione degli immobili di proprietà comunale, annunciata in questi giorni dal Campidoglio, potrebbe necessitare del coinvolgimento di un altro attore istituzionale. A tal riguardo l'ente di prossimità  ha sottolineato come, a termini di regolamento, sia previsto anche un suo diretto interessamento.

IL RUOLO DEL MUNICIPIO - “A quanto si apprende in Campidoglio sta entrando nel vivo la procedura di alienazione del Patrimonio Pubblico. Ai Municipi  - ha osservato il Presidente Andrea Catarci - non è ancora stato trasmesso ufficialmente l’elenco dei beni interessati, ma non si è rassegnati a fare da spettatori. Già in passato da ultimo in occasione dell’insediamento dell’Assessora Cattoi al Patrimonio, il Municipio Roma VIII ha formalmente richiesto l’assegnazione di un elenco di beni presenti sul territorio e ad oggi inutilizzati. Infatti, l’articolo 68 del Regolamento Comunale prevede che gli immobili di 'rilevanza municipale' siano gestiti in maniera decentrata, per procedere ad una valorizzazione sociale e culturale”.

LA TUTELA DELLE FASCE DEBOLI - Sarebbe un passo in avanti significativo, nel solco  già tracciato con la modifica dell'articolo sul decentramento amministrativo. Più risorse ai municipi e, secondo l'istanza avanzata da Catarci, anche più voce in capitolo sulla gestione dei beni pubblici. C'è, a monte della propria richiesta, anche un altro obiettivo: la tutela delle fasce deboli. “Vanno rese effettive quelle garanzie di tutela per i redditi bassi – avverte Catarci - tanto per il residenziale che per il non residenziale, per le attività artigianali e comunque per tutte quelle meritevoli di sostegno, già previste nelle linee guida. Roma Capitale – conclude il Minsindaco - non può permettersi di aggravare ulteriormente la crisi cittadina influendo negativamente sui destini di famiglie e piccole imprese già in stato precario”.