rotate-mobile
Garbatella

Elezioni Municipio VIII: intervista a Maria Nicoletta Alari, candidata presidente del "Partito Comunista Marco Rizzo"

Le proposte della candidata presidente sulle principali questioni del territorio dell'VIII municipio

Ex mercati generali e stadio della Roma. La manutenzione del verde, il futuro dell'edificio che ospitava il mercato di Garbatella e quello dell'ex deposito Atac di San Paolo. Maria Nicoletta Alari, candidata presidente per il "Partito Comunista Marco Rizzo" ha risposto alle domande di Romatoday sul Municipio VIII.

Alari, i cantieri negli ex Mercati Generali restano la grande incompiuta del territorio. L’attuale progetto di trasformazione vi convince? E cosa pensate dell’ipotesi di realizzarvi uno stadio della Roma?

A convincerci è il progetto di ristrutturazione degli edifici storici, e la costruzione di nuovi, in un’area ampia che potrebbe diventare un polo di aggregazione culturale, in cui istituire biblioteche, scuole di musica, palestre, scuole di artigianato, cinema, teatri, e tutto quanto possa permettere attività extrascolastiche e dopolavoro – ricreative e culturali - anche a chi non può permettersi di pagare costose strutture private… un punto di riferimento per l’intera popolazione di Roma Sud, grazie alla posizione favorevole e ben collegata. Non concordiamo con l’attuale sistema di appalti, che prevede l’affidamento dei lavori di ristrutturazione e costruzione a ditte private, laddove il costituirsi di un nucleo di lavoratori edilizi interni al comune si configura come la soluzione migliore, anche in vista di una costante manutenzione futura. La realizzazione dello stadio non ci sembra ideale per gestire al meglio l’area: sappiamo che a Roma ci sono molti tifosi, ma la costituzione di una simile struttura  non apporterebbe alcuna miglioria alle condizioni di vita dei ceti popolari, mentre andrebbe soltanto ad impinguare le già gonfie tasche degli imprenditori calcistici. Senza contare che la viabilità ne risentirebbe sensibilmente, andando a peggiorare le già critiche condizioni, soprattutto durante il fine settimana.

Alla Garbatella la sede dell’ex Farmer’s Market nel 2019 è stata chiusa. I lavori non sono mai partiti e la struttura rischia di degradarsi. Cosa può fare il municipio per rimettere in funzione quell’edificio?

Trasformarla in un mercato di prossimità aperto ai coltivatori locali, che facciano parte o meno di associazioni: tutti dovrebbero avere la possibilità di accedere agli spazi di vendita, con prezzi calmierati; ciò permetterebbe un guadagno equo su prodotti di qualità, senza doverne alzare il prezzo in maniera esponenziale, permettendo in tal modo l’accesso a beni alimentari genuini anche alle fasce più deboli della popolazione; in barba alle regolamentazioni europee sulla vendita e importazione di prodotti agroalimentari. Non dimentichiamoci che nei dintorni di Roma, e in alcuni casi all’interno della città stessa, vi è una ricchissima produzione agricola. 

Il deposito Atac di San Paolo è tra gli immobili messi all’asta per salvare l’azienda di trasporto pubblico dal fallimento. Ritiene che il Comune debba provare a riscattarlo, come fatto per altri depositi Atac, oppure per non gravare sul bilancio capitolino, sarebbe meglio venderlo ai privati?

Il deposito Atac di San Paolo fa parte del patrimonio pubblico, che tale deve restare. Vendere ai privati significherebbe solo, per l’ennesima volta, favorire il guadagno di pochi, a discapito dell’interesse della comunità.  Se Atac tornasse a gestione completamente pubblica, se si superassero i vincoli di spesa imposti dall’Europa, se non si fosse costretti a ragionare secondo criteri di produttività che si esplicano in bilanci che devono costantemente rispecchiare determinati parametri, non ci sarebbe bisogno di vendere il patrimonio della municipalizzata. Nella fattispecie, l’edificio, la cui destinazione d’uso originaria è da tempo disattesa, data la valenza artistica che ricopre, potrebbe essere reinventato come museo di quartiere, in cui esporre molti dei reperti, risalenti a varie epoche, che possono esservi rinvenuti – e che magari attualmente giacciono inerti sotto chiave – e organizzare periodicamente mostre tematiche.

Tra le ricchezze del Municipio VIII figurano le tante aree verdi. Come fare per garantirne la manutenzione, visto che il numero non sempre sufficiente di operatori in forza al Servizio Giardini?

Ancora una volta, il nodo cruciale sono le esternalizzazioni. Se fossero assunti – come ci prefiggiamo, sempre direttamente dal comune, senza utilizzo di intermediari – un numero adeguato di lavoratori, magari proprio tra gli abitanti del quartiere, il problema della manutenzione ordinaria e straordinaria di zone verdi, parchi ed aree gioco non si porrebbe. Stiamo parlando di posti di lavoro, e non della buona volontà di associazioni di volontariato o comitati di quartiere.
Un’organizzazione simile favorirebbe un controllo indiretto anche da parte della popolazione locale, che difficilmente potrebbe continuare a restare indifferente di fronte a situazioni di degrado. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni Municipio VIII: intervista a Maria Nicoletta Alari, candidata presidente del "Partito Comunista Marco Rizzo"

RomaToday è in caricamento