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Garbatella Garbatella / Via Giovanni Genocchi

Garbatella: il destino del teatro delle marionette è appeso ad un filo

L'accesso ai finanziamenti del Fondo Unico dello Spettacolo, previsto per i teatri con 300 posti, taglierebbe fuori il Mongiovino, che ne ha 240. Il Municipio VIII si sta interessando della vicenda

Per un teatro di marionette e burattini, sapere che il proprio futuro è legato ad un filo, potrebbe rappresentare un curioso paradosso. A ben guardare però, tralasciando ogni connotato retorico, in via Giovanni Genocchi si sta consumando una vicenda drammatica. E triste. Perché a farne le spese, rischia d'essere il teatro Mongiovino.

IL CONSIGLIO STRAORDINARIO - Oltre sessantacinque anni di storia, quindi ben tre generazioni di Accettella, hanno tenuto compagnia ai bambini della Garbatella. Eppure questa realtà, viva nel ricordo e nelle ambizioni, ma mortificata dalla scure dei tagli allo spettacolo, rischia seriamente. Tanto che, il Consiglio municipale dell’VIII, ha provato a riaccendere i riflettori sulla vicenda, a lungo rimasta in ombra, organizzandovi una seduta straordinaria.

FINANZIAMENTI ALLA CULTURA - La storia è presto detta. Il Fondo Unico per lo Spettacolo, ha modificato i requisiti per accedere ai propri finanziamenti. Ne possono ora usufruire i teatri che hanno almeno 300 posti in sala, ma il Mongiovino ne ha 240. Potrebbe arrivare a raggiungere la soglia richiesta, se venissero sbloccati dei fondi alla Regione Lazio, per un bando vinto anni addietro. Ma senza quei soldi, non si riescono a realizzare i posti necessari. E non si può accedere al finanziamento del FUS.

UN PATRIMONIO DA PRESERVARE - “La storia di questo teatro inizia tanto tempo fa, nel 1945 con le prime marionette create dal nonno degli attuali proprietari che nel sottoscala dei condomini regalava divertimento e gioco ai bambini e alle bambine anche nei momenti più difficili – ha ricordato la Consigliere democratica Floriana D’Elia – Noi  chiediamo che questo patrimonio, fatto di tradizione, maestranze capaci e competenti, lavoro artigianale e innovazione, sia preservato, tutelato e lasciato a disposizione delle bambine e dei bambini della nostra città”. Per questo è stato scritto e votato un documento, col quale  si chiede al Presidente Catarci ed all’assessore competente, di attivarsi per risolvere la questione presso la Regione Lazio. Sul tema, l’Assessore alle politiche culturali, Claudio Marotta ha commentato: “Su una cosa Renzi‬ ha ragione: ‪Roma‬ deve tornare a investire risorse sulla ‪cultura‬.

INVESTIRE SULA CULTURA - In merito al Consiglio straordinario, l'Assessore alle politiche culturali Claudio Marotta ha spiegato che si è trattato di “un atto di vicinanza e solidarietà verso un’esperienza frutto di 70 anni di duro lavoro. Ma il nostro è stato anche una presa in carico delle difficoltà che dobbiamo superare per regalare ancora bellezza e allegria alle ragazze e ai ragazzi di Garbatella e di tutta la città.Su una cosa Renzi‬ ha ragione - ha sottolineato Marotta -  ‪Roma‬ deve tornare a investire risorse sulla ‪cultura‬”. Adesso la palla passa in Regione.

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