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Garbatella: un documentario racconta la storia di Sakine, “la combattente dai capelli rossi”

Al centro sociale La Strada arriva un documentario inedito sulla storia di Sakine "Sara" Cansiz, "la leggendaria rivoluzionaria e combattente curda dai capelli rossi" uccisa quattro anni fa a Parigi

Giovedì 22 dicembre il centro sociale La Strada ha organizzato la proiezione di un documentario inedito. E' tratto da un libro che racconta la storia di una donna coraggiosa: Sakin Cansiz. Uccisa nel gennaio del 2013, Sakin era stata tra le fondatrici del movimento di liberazione curdo PKK.

LA STORIA - "Fu una delle prime donne a dare vita e a partecipare alla resistenza armata curda contro l'oppressione turca - la ricordano così gi attivisti del Centro Sociale La Strada - Lei è la leggendaria rivoluzionaria e combattente curda dai capelli rossi. Sakine Cansiz, detta Sara, una donna straordinaria e coraggiosa, vicina ad Abdullah Öcalan e cofondatrice del PKK". La sua storia è racconta nel libro "tutta la mia vita è stata una lotta", da cui è tratto l'omonimo documentario che sarà proiettato, in anteprima, alle 18 del 22 dicembre proprio all'interno del centro sociae di via passino. 

L'EVENTO - "E' una serata a sostegno dell'Amed Film Festivali 2016, che si svolgerà dal 22 al 28 dicembre - si legge in una nota de La Strada - In contemporanea ci saranno proiezioni in altre città che hanno aderito all'iniziativa in solidarietà con il popolo curdo. E' un'iniziativa però anche per ricordare Sakine Cansiz a quattro anni dal suo assassinio in Francia il 9 gennaio 2013, insieme ad altre due donne attiviste curde Fidan Doğan and Leyla Söylemez, nel centro di Informazioni del Kurdistan a Parigi. Per l'uccisione delle tre rivoluzionarie curde il 23 gennaio prossimo inizierà il processo davanti alla Corte Penale di Parigi".

IL QUADRO SOCIO-POLITICO - La presentazione del documentario, sarà occasione per ragionare anche sullo scenario socio-politico curdo. "Sta avvenendo qualcosa di gravissimo in questi giorni da parte della Turchia di Erdogan nei confronti del popolo curdo - avvertono gli attivisti del centro sociale - Sono sotto attacco le attività e le produzioni culturali e cinematografiche con irruzioni, perquisizioni e arresti. Quasi tutte le associazioni culturali curde sono state chiuse.  L'iniziativa di giovedì - conclude la nota - vuole tenere alta l'attenzione internazionale rispetto a questa situazione drammatica".

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