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Dal Municipio VIII al Nepal: la solidarietà della Brigata Garbatella è senza confini

La Brigata Garbatella, allertata nella mattinata , in poche ore ha acquistato beni di prima necessità e generi alimentari rimpendo il proprio pick up. E' già tutto stato stipato su un cargo diretto in Nepal

Acqua, viveri, beni di prima necessità. Per i civili e per l’ospedale da campo di prossima realizzazione. La Brigata Garbatella ancora una volta, facendosi trovare pronta, ha risposto rapidamente alla chiamata.  Anche se i destinatari del suo servizio si trovano fuori dal proprio territorio. Anche se, in questo caso, parliamo di persone in difficoltà che vivono a migliaia di chilometri di distanza dal Municipio VIII.

LA CHIAMATA - “Questa mattina, intorno alle 6.30, sono stato contattato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile – ci spiega al telefono Cristiano Bartolomei, Presidente della Brigata Garbatella – ci avevano chiamato per chiederci se potevano comprare dei beni necessari alle vittime del terremoto in Nepal”. Detto fatto, il tempo di prendersi un permesso lavorativo, ed è partita un’operazione all’insegna della solidarietà.

PRODOTTI INVIATI IN NEPAL -“Abbiamo acquistato generi alimentari già pronti, perché lì non c’è la possibilità di cucinare. Quindi abbiamo comprato un migliaio di scatolette di tonno e di carne. Ed anche un migliaio di confezioni di biscotti, cornetti e cibo zuccherato. Chiaramente abbiamo anche provveduto a comprare tovaglioli, forchette , coltelli. Poi abbiamo pensato di mandare  circa 10mila salviette umidificate perché ovviamente mancano anche i servizi igienici”osserva Bartolomei.

L'ATTIVITA' DEI VOLONTARI - Con il Pick Up della Brigata Garbatella, i volontari si sono diretti verso Pratica di Mare. “Questa mattina partiva il Cargo, quindi io e l’infaticabile Massimo Cecchini ci siamo mossi per tempo e per le 10.30 era tutto pronto per esser caricato. Abbiamo anche pensato all’acqua, ma in quel caso ho contattato il Centro Operativo di Porta Metronia, che ha provveduto a mandare due pedane di bottigliette. Saranno state due o tremila”. Operazione andata a buon fine, quindi, grazie alla disponibilità dei due volontari. Ed è tutto merito loro se, il territorio municipale, anche in quest’occasione ha potuto offrire il proprio contributo di solidarietà.

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