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Venerdì, 19 Aprile 2024
Garbatella Garbatella / Via Giovanni Battista Magnaghi

I cassonetti anti rovistaggio arrivano a Garbatella e dividono il quartiere

Spesso le buste restano sui marciapiedi, anche se i secchioni sono vuoti e puliti. Inciviltà o cassonetti mal progettati?

La sostituzione è partita lo scorso marzo, ma i cittadini non sembrano ancora essersi pienamente adeguati alla novità. A Garbatella, strada dopo strada, nuovi secchioni dell'immondizia stanno sostituendo i vecchi, spesso danneggiati se non distrutti, secondo quanto previsto da un piano della scorsa amministrazione M5S. Hanno colori diversi rispetto ai precedenti per il conferimento delle diverse frazioni di rifiuto e una grossa novità: non si aprono più con la pedana che permette di sollevare il coperchio per intero per gettare i rifiuti.

La busta deve essere inserita in un bocchettone apposito di forma rettangolare installato sul coperchio, uno stratagemma che permette di tenere lontani rovistatori, animali a caccia di scarti e di ridurre gli odori. Il problema? In tanti, scoraggiati dalle dimensioni dell'apertura, abbandonano i sacchetti a terra. Prontamente immortalati con il telefonino dal passante di turno, sui social si scatena il dibattito: inciviltà o secchioni mal progettati?

"Ci vogliono le telecamere per gli incivili" suggerisce Annagrazia in un post accompagnato da una foto che parla chiarissimo: cassonetti nuovi di zecca, ancora vuoti, e sacchetti sul marciapiede. "Aumentassero sorveglianza e multe" commenta Alessandro, dalla parte di chi sostiene - e sono tanti - che basterebbe fare dei sacchetti più piccoli. D'altronde, dice anche Chiara, "se la differenziata viene fatta bene, l'indifferenziata che rimane è poca". Ma c'è chi storce il naso e si lamenta. Su via Magnaghi hanno installati 7 cassonetti, tutti di indifferenziata. "Ne usufruiscono 9 lotti dal civico 1 al 14, circa 450 famiglie. Può bastare?" fa notare un residente. Pochi, per tutti i nuclei familiari che ne fanno uso. 

Situazione simile in piazza Pantero Pantera. "Va bene il senso civico, sicuramente serve, ma anche qualche cassonetto in più non farebbe male" commenta Anna. In via Alessandro Cialdi invece i cassonetti rotti sono stati rimossi, ma qui la sostituzione non è mai avvenuta. Insomma, il sistema è ancora da rodare e sta facendo discutere il quartiere. Insieme alla forma dei cassonetti, lo ricordiamo, è cambiato anche in parte il colore delle diverse frazioni di differenziata: giallo per plastica e metalli, blu per la carta, marrone per gli scarti alimentari e organici, verde per il vetro, e grigio per l'indifferenziato. 


 

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