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Municipio VIII (ex IX): Intervista a Carla Di Veroli (PD) neo vice Presidente del Municipio

Abbiamo intervistato l'Assessora Di Veroli, da poco nominata vice Presidente municipale, sui cinque anni di attività appena trascorsi, tra iniziative da replicare ed eventi spiacevoli da archivare

Carla Di Veroli, Assessora del Municipio VIII (ex XI), da pochi giorni nominata vice Presidente del Municipio  al posto del dimissionario Alberto Attanasio, è molto soddisfatta della reazione che, la società civile, ha avuto alla notizia. Abbiamo parlato di questo e di molto altro, nel corso di una lunga intervista.

Pochi giorni fa, sei stati insignita, con un’ordinanza firmata da Andrea Catarci, del ruolo di Vicepresidente del Municipio XI. Te l’aspettavi?
"Sapevo che c’era la necessità di un vice presidente perché da cinque eravamo rimasti in 3. Io credo che questa sia stata una forma di riconoscimento del lavoro svolto anche da parte del presidente Catarci. Che io ringrazio. Credo che in questo municipio, come successo già alla Provincia, tra le forze della coalizione si è creato un laboratorio politico positivo, in controtendenza rispetto a quanto successo per Italia Bene Comune, a livello nazionale. Combattiamo per lo stesso obiettivo. Per amministrare bene questa città, ferita profondamente dalla Giunta Alemanno. Ringrazio anche l’assessore Attanasio per aver svolto ottimamente il proprio lavoro in un momento congiunturale molto negativo. Senza considerare che siamo di nuovo senza il bilancio del 2013.

I segretari dei circoli territoriali, il capogruppo PD al Municipio ed il segretario del PD sempre del Municipio, hanno immediatamente commentato con soddisfazione la tua nomina, dichiarando che “le tue competenze saranno utili anche in futuro”. E’un auspicio per una riconferma post elettorale, per la serie squadra che vince non si cambia?” 

"Io me lo auguro anche per una forma di scaramanzia, ma non sono io a doverlo dire. Però devo riconoscere che mi sono sentita anche molto lusingata di ciò che il mio partito ha scritto. La cosa che più mi ha commossa è stata la reazione civica, delle tante associazioni che su facebook e su twitter e  con molte email personali che mi hanno comunicato il proprio apprezzamento. E’ stata la cosa che più mi ha commosso perché è stata una forma di riconoscimento del mio lavoro, cosa che ho apprezzato moltissimo".


Questa nomina, ed i tanti apprezzamenti ricevuti, sembrano voler metter fine ai tanti rumors che, dopo il tuo iniziale appoggio a Valeria Baglio nelle Primarie di Centro Sinistra, erano cominciati a circolare. Ma cos’era successo effettivamente?

"Era stata avanzata la  richiesta, dalla segreteria del Partito Democratico, di far partecipare anche un candidato del  PD alle primarie per la scelta del presidente. È una cosa successa in tutta Roma, io non l’ho avvertita come uno scandalo tant’è vero che è avvenuta anche nel municipio governato da Susi Fantino (SEL) cimentatasi nelle primarie. Non la abbiamo interpretata come una forma di mancanza di rispetto. Con Andrea, qualche volta si discute, qualche volta si trova una mediazione, ma credo che sia tutto in linea con la dialettica democratica. Poi c’è stato un ragionamento più politico e più cittadino, bassasto anche sul fatto che non c'era nessun'altra candidatura oltre alla nostra ed a quella di Catarci  e fancedo parte della stessa coalizione, si è deciso di sosteneere convintamente Andea Catarci. Squadra che vince non si cambia: il PD sosterrà fino in fondo il presidente Catarci e credo che sia il risultato più logico, in continuità con quanto fatto in questi anni. E’ la dimostrazione che le forze politiche che hanno governato fino adesso, sanno trovare un punto d’incontro".
 

A proposito di governo municipale, dopo 5 anni da Assessore, quali sono le iniziative realizzate che ti sono piaciute di più e, potendo, replicheresti?
"Ce ne sono tante. Ci siamo occupato praticamente di tutto lo scibile, le deleghe sono state varie e molte senza portafoglio. Ci siamo occupati di infanzia ed adolescenza, con due progetti che siamo riusciti addirittura a duplicare a costo zero. Abbiamo aperto un secondo centro di recupero scolastico in zona San Paolo  ed un’altra ludoteca, in via Matteucci, analizzando i flussi di traffico e spacchettando il monte orario, in modo da renderlo più funzionale alle esigenze dell'utenza. Senza incrementare i fondi a disposizione. Poi mi vengono anche in mente le battaglie di civiltà, per  garantire le pari opportunità e  per i diritti dei movimenti LGBT. Ho un ottimo ricordo di alcune iniziative, come quella del corso sull’omogenitorialità, che ci ha permesso di dare gli strumenti, alle nostre coordinatrici delle scuole per l'infanzia, per affrontare il tema delle famiglie omogenitoriali. Abbiamo registrato una partecipazione altissima, con richieste arrivate anche da altri municipi. Poi voglio ricordare la delibera sul testamento biologico e sulle disposizioni di fine vita, con la quale abbiamo dato la possibilità di dichiarare, per tempo, se si vuole o meno un funerale religioso e se si è intenzionati a donare i propri organi. Ma c’è anche il registro per le unioni civili, per il quale siamo stati il secondo municipio a fare questo tipo di iniziativa - dopo il Municipio X governato da Sandro Medici - C’è un’altra esperienza che ci ha riguardato in prima persona, con un’azione di stimolo anche verso il Ministero della  Difesa:  abbiamo chiesto la riesumazione di alcune delle vittime delle fosse Ardeatine, la cui identità risultava ignota. Su 12 vittime 3 sono già state identificate. Ma sono davvero tante le iniziative realizzate, in una condizione emergenziale, perché abbiamo lavorato senza alcun sostegno da parte della Giunta Alemanno, dovendo spesso far ricorso a bandi della Provincia, della Regione ed addirittura del Consiglio dei Ministri”.

E invece l’episodio più brutto da segnalare?
"Ce ne sono stati un paio. Durante i corsi per gli insegnanti sulle famiglie omogenitoriali, abbiamo trovato, una mattina, delle scritte infamanti all’ingresso del Municipio, firmate da Militia Christi. E poi c’è stato l’episodio dell’attacco personale su Stormfront. Una storia che però, grazie alla mia denuncia ed a quella di tante altre persone, si è conclusa bene perché un mese fa c’è stato un processo, il sito è stato oscurato in Italia e 4 persone sono state condannate, fino ad un massimo di tre anni. E’ il primo caso di condanna, in Italia, per Cyber Crime".

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