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Garbatella Garbatella / Piazza di San Eurosia

Nel cuore della Garbatella pulsa la "Chiesoletta": duecento anni a contatto col territorio

La storia della parrocchia raccontata in una mostra

Era una parrocchia di campagna, distante dal resto della città. Oggi si trova nel cuore pulsante della Capitale, la Garbatella. Nel frattempo sono trascorsi due secoli. La Chiesoletta di piazza Sant'Eurosia ha infatti compiuto duecento anni. E per festeggiarla, è stata organizzata una mostra fotografica. Con scatti inediti  che ritraggono scene di vita di una Roma che non c'è più. Ma della quale, la parrocchia del San Filippo Neri, è stata testimone.

Le origini ed il valore artistico

A curare la mostra fotografica è Fratel Francesco Dipasquale, della Congregazione dell'Oratorio di Roma. "La chiesa, dedicati ai santi Isidoro ed Eurosia – racconta il sacerdote – fu costruita nel 1818 da monsignor Nicola Maria Nicolai per i contadini della sua tenuta di Campagna”. Una struttura di tutto rispetto anche sul piano artistico, dal momento che “il pronao d'ingresso è attribuito a Valadier mentre nel portico ci sono tre bozzetti in gesso che sono ritenuti opera di Antonio Canova”.Ma ben oltre la sua valenza artistica, è interessante indagare la storia della Chiesoletta. “Venne acquistata da Padre Generoso Calenzio con l'annessa casa nel giugno del 1889”. Passa oltre un quarto di secolo, prima che, grazie anche all'interessamento di Papa Pio IX, la Chiesoletta torni ai Padri dell'Oratorio Romano. Sempre in quello stesso anno, nel lontano 1924, “poichè la Chiesoletta era incapace di accogliere tutta la gente, il giovane padre Luigi Botton decise di trasformare una stalla messa a disposizione dalla famiglia Santambrogio, in una cappella”.

Garbatella: gli scatti della Chiesoletta

La sfida della modernità

In quegli stessi anni, nasce la Garbatella. La "città giardino" si popola e per l'edificio di culto arrivano nuove sfide. “Grazie al lavoro pastorale svolto dal padre Alessandro Daelli detto Padre Balen,  padre Alfredo Melani e fratel Enrico Curmi i tempi divennero maturi per iniziare, senza sosta, la presenza della Congregazione dell’Oratorio nel quartiere Garbatella". Ricorda Fratel Francesco. Gli altri sacerdoti che, con il passare degli anni, si sono dedicati alla Chiesoletta lo hanno fatto con lo stesso spirito di abnegazione e con l'idea di restare in contatto con il territorio. Il curatore della mostra ricorda padre Giordano, padre Armano, padre Gaetano e quel padre Guido la cui scomparsa ha lasciato un vuoto profondo alla Garbatella.

L'attenzione ai giovani

"Le forme ed i metodi hanno cambiato con il variare dei tempi, ma lo spirito è lo stesso che ha animato San Filippo - conclude Fratel Francesco  - occorre offrire alla gioventù l’esperienza di vivere insieme, serenamente, alla luce dei principi del Vangelo". Non soltanto varcando il soglio sacro del pronao di Valadier. Ma anche calpestando la terra battuta del campo parrocchiale. Come hanno fatto in tanti, dall'indimenticato capitano giallorosso Agostino Di Bartolomei al più semplice dei cittadini. In ognuno è stato infuso un messaggio millenario che, alla Garbatella, ha messo radici da molto tempo. Per l'esattezza, da duecento anni.


 

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