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Martedì, 16 Aprile 2024
Garbatella Garbatella / Via delle Sette Chiese

Funerali Padre Guido: “Mai vista tanta gente, nemmeno per lo scudetto della Roma”

Migliaia di residenti sono accorsi per salutare "Il Prete" della Garbatella. Il ricordo del parrocco, nelle parole di due persone che lo hanno conosciuto bene

La chiesa di San Filippo Neri era piena all’inverosimile, per l’ultimo saluto a Padre Guido. Ma ancora più impressionante è stato il numero di residenti accorsi e rimasti in silenzio fuori dalla parrocchia. Migliaia di residenti. Tanti, che  riuscire a contarli è impossibile. E che senz'altro  “è la misura della bontà del suo operato”, come ha osservato il Consigliere Simone Foglio, presente all'appuntamento.

L'ORATORIO - “Nella camera ardente hanno lasciato la propria firma sul registro duemila persone” c’informa Paolo Moccia, storica figura della Garbatella, legatissimo a Padre Guido ed all’oratorio. “Ci sono entrato da bambino, nel 1960, quando avevo tre anni e ci sono rimasto fino al 1974-1975. Poi ne sono rientrato definitivamente nel 1984 per rimanere a fianco di Padre Guido fino al 2006. Sono stato il suo braccio destro” ci spiega Moccia. L’ex consigliere municipale è stato sempre legato alla figura del “Prete” e dell’oratorio. “Quando ero bambino e ci chiedevano cosa volessimo fare da grande, c’era chi rispondeva l’astronauta, chi il sommozzatore. Io dicevo che volevo restare all’oratorio: giochiamo, ci divertiamo, andiamo tutti i giorni al mare, e che ce stà de mejo? – ricorda Moccia che aggiunge – ho avuto la fortuna di veder realizzare quel sogno. Poi, per quanto riguarda Padre Guido voglio solo dire che mi ha ridato la vita. Venivo da un periodo abbastanza difficile, lui ricordandosi del bambino che ero, mi ha ripreso per mano ed insieme, piano piano, siamo riusciti ad uscirne”.

L'AFFETTO DELLA GENTE - “Paolo Moccia ci portava tutti i giorni al mare con la corriera – ci fa sapere il Consigliere Simone Foglio, confermando implicitamente il  ruolo del braccio destro di Padre Guido – in quelli che adesso si chiamano centri estivi. Beh, quelli erano i centri estivi di Padre Guido, anche in questo un precursore. Un educatore, una persona che ricordo con grande affetto, e certo non soltanto io. Sono andato nella camera ardente ieri, ed ho trovato vecchietti e venticinquenni che piangevano la sua scomparsa.  Persone di tutti i tipi lo amavano: non è una cosa che capiti tutti i giorni. Un'intera comunità gli voleva un gran bene, e credo sia  risultato evidente oggi, dalla folla di fedeli che sono andati a salutarlo . Una roba del genere l’avevo vista solo in occasione della scomparsa di Little Tony”.

NEMMENO LA ROMA - La grande popolarità di Padre Guido ci è confermata da Paolo Moccia. “Il  1927 è stato un anno particolare, che io ricordo con grande passione per tre motivi, che metto in ordine. La nascita di mia madre, quella di Padre Guido e la fondazione della Roma. Certo è – aggiunge poi Moccia – che tanta gente in questa piazza, io non l’ho vista nemmeno per lo scudetto della Roma!”. E detto da un residente della tifosissima Garbatella, fa un certo effetto.

Garbatella: le foto della Chiesoletta per i funerali di Padre Guido

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