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Garbatella Garbatella / Via Edgardo Ferrati

Occupazione ex Bagni Pubblici: “Catarci metta fine all’occupazione”

I Consiglieri Bordoni e Foglio (Forza Italia) sostengono la posizione del PD. “L’occupazione è un atto grave. Speriamo che la riunione con Regione e LazioDisu serva a trovare una soluzione”

Forza Italia torna sull’argomento del momento: l’occupazione di via Edgardo Ferrati. In settimana il Consigliere di Forza Italia, eletto nelle file del Pdl Simone Foglio, si era già espresso sul tema. Indicando delle precise responsabilità del Presidente Catarci. In serata Foglio è tornato sulla questione, soprattutto in relazione alla recente presa di posizione del Partito Democratico.

SOLIDALE CON IL PD - “Plaudo alla decisione del Pd di uscire dalla maggioranza in seguito all’occupazione degli ex bagni Pubblici della Garbatella con la partecipazione dei consiglieri di Sel. D’altra parte - continua Foglio – non si può fare a meno di notare che se il presidente Catarci dovesse dimostrarsi compiacente con questo atto di forza – prosegue il Consigliere Forzista nella nota - andrebbe oltre ogni limite perché prenderebbe decisioni e provvedimenti in maniera assolutamente arbitraria, senza alcun rispetto delle più elementari regole della democrazia. Il presidente Catarci deve dire come intende risolvere questa situazione: auspico che la riunione convocata oggi trovi una soluzione e non sia un intervento tardivo e che Catarci metta fine a un’occupazione arbitraria e illegale che va a svantaggio del territorio”.

LE REGOLE DEMOCRATICHE  - Sul tema, si registra anche una presa di posizione del Consigliere Capitolino di Forza Italia Davide Bordoni. “La decisione del Pd era pienamente auspicabile perché altrimenti si sarebbe reso complice di un evidente atto illegale e abusivo dal quale ci aspettiamo che il presidente Catarci non solo prenda le distanze ma anche tutte le contromisure necessarie per assicurare il rispetto della legalità. L’occupazione dello stabile di via Ferrati  - osserva Bordoni - è un atto grave e ancora più grave è che vi abbia partecipato chi fa parte delle istituzioni e della maggioranza che amministra questo territorio. Certamente esiste il problema della mancanza di spazi culturali e sociali e auspichiamo che la riunione con la Regione, il Comune e LazioDISU possa trovare una soluzione definitiva; noi, per il bene del territorio, siamo pronti a discutere ogni proposta per arrivare a risolvere la questione, purché sia condivisa e rispetti l’alveo istituzionale e le regole democratiche di una società civile”.

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