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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Garbatella

Amedeo Ciaccheri a un anno dalla rielezione: "Cultura e transizione ecologica al centro"

Intervista al presidente del Municipio VIII, riconfermato alla guida dopo i primi tre anni alla guida del territorio

Con i suoi 34 anni è uno dei presidenti di Municipio più giovani di Roma. Eppure è lui a tenere da ormai 4 anni le redini del Municipio VIII, dal “feudo” della sua Garbatella, dove è nato, cresciuto e dove ancora oggi vive: Amedeo Ciaccheri ha da poco superato il primo anno di nuova consiliatura, concisa con l’elezione a sindaco di Roberto Gualtieri, e a quasi 10 anni di esperienza in municipio - prima come consigliere, poi come presidente - con RomaToday fa un bilancio dell’anno appena trascorso.

Presidente Ciaccheri, se dovesse fare un bilancio al termine del primo anno di questa consiliatura, di cosa parlerebbe?

Se dovessi fare un bilancio al termine di questo primo anno della nuova consiliatura parlerei di un’accelerazione importante dimostrata dai tanti cantieri che stanno attivandosi sul nostro territorio. In VIII Municipio abbiamo una fortuna, quella di aver potuto consolidare un progetto di comunità che dal 2018 la mia squadra ha cominciato a programmare. E quest’anno abbiamo visto l’inizio della messa a terra di alcune trasformazioni strategiche immaginate nel corso di questi anni. Penso a piazza Caduti della Montagnola che partirà in questi giorni, al lavoro molto discusso ma strategico di via Leonardo Da Vinci, dove dopo più di dieci anni mettiamo a termine l’interdizione delle aree prospicenti a un complesso scolastico importante del quartiere di San Paolo. Penso, inoltre, al cantiere in partenza al Polo Civico di viale Aldo Ballarin anche questo dopo vent’anni di attesa di un programma di riqualificazione.

Quali sono state le sfide più impegnative?

Le sfide più impegnative sono quelle che ci tengono oggi nell’affrontare l’impatto della crisi energetica anche sull’ordinaria amministrazione della città, con un rincaro dei prezzi quale tema straordinario aggravato da manovre speculative su cui servirebbe l’incisività di un Governo capace di tutelare famiglie e piccole imprese, ma anche le sue amministrazioni locali impegnate a garantire la continuità di manutenzione di investimenti sul territorio oggi messe a rischio proprio da questo rincaro dei prezzi.

Quali sono gli obiettivi per il nuovo anno appena iniziato?

Gli obiettivi per il nuovo anno sono affrontare il post pandemia raccogliendo il meglio di quello che una situazione emergenziale ha lasciato dentro la nostra comunità, grande coesione sociale e soprattutto capacità di investire su nuove sperimentazioni. Per questo siamo voluti essere all’avanguardia a livello nazionale sul tema delle comunità energetiche e questo sarà uno dei temi fondamentali su cui investiremo il nostro impegno nel corso del prossimo 2023. Abbiamo iniziato quest’anno un programma di Festival incredibile sul territorio dell’VIII Municipio più decine e decine di Festival differenti di livello locale, cittadino e nazionale che si sono svolti sul nostro territorio. Festival di natura culturale, ma anche di discussione sul ruolo delle città in questo momento storico, penso ad esempio al Festival dell’Architettura di Roma o a grandi kermesse come Videocittà. L’obiettivo primario è quindi rilanciare l’animazione locale, investendo su un territorio che diventi modello per transizione ecologica e accessibilità a tutte le fasce dei cittadini.

Il territorio del VIII Municipio è molto vasto, e ha problematiche differenti. Ci sono priorità, nella sua gestione?

Innanzitutto il tema dello spazio pubblico. Abbiamo portato a termine una vittoria importante aprendo per la prima volta su via di Grotta Perfetta finalmente il Parco di Tor Marancia. Un impegno che avevamo con la storia della nostra città e con figure straordinarie che hanno fatto della tutela dell’Agro Romano la loro ragione di vita, come Vittoria Calzolari e Antonio Cederna. Ecco, le priorità sono prenderci cura di una comunità che sta soffrendo la crisi energetica, molto preoccupata dagli esiti della politica internazionale e quindi solidale ed empatica con quello che sta accadendo in Europa e nel Mediterraneo. Una comunità che si è espressa in maniera coesa sul tema della pace ma che si aspetta un cambio di passo sulla qualità della vita quotidiana. E per questo il tema dei rifiuti è sicuramente un punto determinante. Le priorità sono quindi quelle di riuscire a tenere insieme questi due livelli, impegnarci perché l’amministrazione riesca a dare conto delle aspettative di vita della nostra comunità dentro questa città sull’ordinaria amministrazione, ma dentro una visione complessiva che connetta quello che stiamo facendo qui con quello che sta accadendo in altre grandi città. E questo è possibile solamente rilanciando l’intelligenza collettiva e i presidi di democrazia, cioè partecipazione, partecipazione, partecipazione.

Come pensa andrà a impattare sulla gestione del territorio l’attuale situazione politica nazionale e le imminenti elezioni regionali?

Roma spesso rientra nella retorica nazionale e delle forze politiche con grandi discorsi ma con poca ricaduta materiale. Abbiamo di fronte a noi dei traguardi di straordinaria importanza a livello internazionale. Primo fra tutti la capacità di costruire un Giubileo all’insegna del tema dell’accoglienza e della sostenibilità ambientale. Per questo una città che in queste settimane ha lanciato un messaggio forte sul tema del diritto all’abitare promuovendo una delibera innovativa sulla questione delle residenze, oggi dovrà trovarsi compatta di fronte a un Governo che si sta già dimostrano nemico di chi è più fragile e più in difficoltà. In questo contesto le elezioni regionali sono una sfida importante che chiama la sinistra a fare un’operazione importante di rigenerazione e di unità del campo. Tutti noi siamo chiamati a fare la nostra parte, perché se localmente abbiamo dimostrato di avere una cassetta degli attrezzi validata dai risultati elettorali per raccontare come si rigenera la sinistra nel nostro Paese, lo stesso ci aspettiamo da tutte le forze politiche del campo progressista per quelle che saranno anche le scadenze amministrative delle prossime settimane.

Se dovesse darsi un voto per la gestione, quanto si darebbe?

Per rispondere a questa domanda voglio raccontare una storia. In queste settimane ha fatto notizia un liceo della Capitale che ha inaugurato un corso sperimentale in cui non si danno voti ma si investe sull’impegno e il lavoro quotidiano. Ecco, se dovessi dare un voto a questa amministrazione non potrei non riconoscere a chi accanto a me, dipendenti pubblici e consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno speso al massimo le loro energie per questa comunità. E questo è un elemento che mi fa orgoglio. I risultati che porteremo a terra saranno la cartina di tornasole della valutazione di questa amministrazione che ho l’onore di condurre, sapendo che quello che chiedo a questa squadra è di non dormire nemmeno la notte per il bene comune di questa nostra città.

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