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Municipio VIII: prosegue l’agonia delle scuole tra scioperi e licenziamenti

All'assenza delle maestre supplenti, si aggiunge il ventilato licenziamento di 3000 lavoratori addetti ai servizi scolastici. Catarci: "Questa situazione è ingestibile"

Non sembra ancora accendersi la luce, in fondo al tunnel che hanno imboccato le scuole materne e gli asili nido. All’annosa questione della carenza di personale educativo supplente, si è aggiunta un’altra tegola. Parliamo del mancato rinnovo contrattuale della società che gestiva sorveglianza e pulizia di nidi e scuole dell'infanzia: la Roma Multiservizi.

UN PROBLEMA ANNUNCIATO - La decisione, e gli scioperi del personale che ne sono derivati, stanno complicando un quadro di per sé non semplice.Sul tema è intervenuto il Presidente del Municipio VIII Andrea Catarci, che si è detto “dispiaciuto di verificare che nulla è cambiato nell’arco dell’intero anno scolastico”: il  problema delle sostituzioni delle maestre degli asili nido e delle scuole dell’infanzia, è infatti tuttora irrisolto. “Il rammarico aumenta se si pensa che sulla questione il Municipio Roma VIII aveva allertato gli uffici comunali competenti già dall’8 luglio 2013, ben prima del verificarsi dei primi episodi di emergenza.”

IL PERSONALE IN AGITAZIONE- Ma come si accennava in apertura, la novità in un quadro a tinte fosche, riguarda le mobilitazioni dei lavoratori della Multiservizi.”Ora, oltre al guaio ben noto dell’impossibilità di sostituzione del personale educativo – fa notare ancora Catarci – si aggiungono le agitazioni del personale ausiliario. In questi giorni il bando del Global Service, quello che comprende sorveglianza, pulizia e piccole manutenzioni nelle scuole dell’infanzia e nei nidi, è stato aggiudicato ad un Consorzio di cooperative e non alla Roma Multiservizi, che ha avviato le procedure di licenziamento per circa 3.000 dipendenti. Ciò ha scatenato il panico tra i diretti interessati e la mobilitazione in difesa del posto di lavoro, con assemblee sindacali frequenti e quotidiane”.

LA PARALISI E L'AUSPICIO - Il fatto è che “la maggior parte del personale non docente in servizio presso le strutture comunali è dipendente proprio della Roma Multiservizi”. Ora, se a questo si aggiunge lo scarso numero di maestre supplenti, ne deriva una “inesorabile paralisi di Nidi e Scuole dell’infanzia.”  Una situazione che “a livello territoriale è ingestibile – avverte Catarci, il quale poi –sollecita un intervento urgente dell’Amministrazione centrale, sia sulle supplenze che sul futuro occupazionale degli attuali dipendenti della Roma Multiservizi, a cui va comunicato al più presto che tutti gli operatori coinvolti nel global service saranno riassorbiti dai vincitori del nuovo appalto”. Questa volta l’appello sarà ascoltato? La sensazione è che, il braccio di ferro tra le esigenze di bilancio e quelle di servizio, non sia ancora concluso.  

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