Garbatella: i giardini di Circonvallazione Ostiense sono pieni d’immondizia
Lattine, bottiglie di birre e pacchetti di sigarette ovunque. I giardini che dovevano essere intitolati a Leda Colombini, sono un ricettacolo d’immondizie. Nonostante la presenza di cestini irrimediabilmente vuoti
Circonvallazione Ostiense, rappresenta una strada importante non soltanto dal punto di vista della viabilità. La sua posizione, a ridosso della Garbatella e non troppo distante da via Ostiense, la rende infatti un luogo particolarmente dinamico. La presenza della chiesa di Santa Galla, del mercato stabile sull’omonima via, e dei giardini che ne occupano lo square centrale, conferiscono a Circonvallazione Ostiense lo status di un luogo interessante anche sul piano sociale.
LA PROPOSTA - Qualche mese fa, l’allora capogruppo di SEL, Paola Angelucci, ci aveva informati del fatto che era stata votata all’unanimità, dal Consiglio Municipale, una proposta. “Intitolare i giardini della Circonvallazione Ostiense a Leda Colombini, per dedicare ad una donna illustre del Municipio uno spazio pubblico”. Angelucci, riconoscendo che quei giardini “sono pieni di vita”, aveva avanzato la proposta con l’idea che ”dargli dignità con l'intitolazione potrebbe, in qualche modo, stimolare l'amministrazione capitolina a mantenerli più curati e decorosi”.
LA TESTIMONIANZA - La guida della città è cambiata, anche se da poco. Ma lo stato di degrado che caratterizza quello square centrale, è rimasto invariato. Nonostante la presenza di numerosi cestini, infatti, abbiamo trovato ogni genere d’immondizia, nascosta tra le panchine e le siepi. “Noi qui veniamo tutti i giorni a portare le persone anziane che assistiamo” ci spiega Aurelia, una badante dell’est Europa che abbiamo incontrato nei giardini insieme a tante colleghe. “Fa schifo, è pieno di zozzerie. Penso che ci vengano dei senzatetto – azzarda Aurelia – ma così è veramente brutto. Le panchine, poi, sono spesso rotte, come quella là – ci indica una senza alcune assi – che sta così da almeno due anni”. Un vero peccato. Perché oltre alle signore anziane, questi giardini sono frequentati anche da tanti bambini.
